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 Tramonto sull'Isola di San Pietro... di Carla
 

“Mi chiedo cosa si provi a possedere un corpo.”
Ophir. Codice vivente

 

Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
 
 
Di Carla (del 28/10/2023 @ 10:30:00, in Video, linkato 304 volte)
In questo articolo sono raccolti alcuni video in cui si parla di me come autrice e autoeditrice o in cui vengono recensiti i miei libri.
 
 
Recensione di “Per caso”, su Leggendo si cresce (2018)
 
 
Analizzando il successo di Carla Monticelli, su Credi Nella Tua Storia (2018)
 
 
Recensione di “Self-publishing lab. Il mestiere dell’autoeditore”, su Credi Nella Tua Storia (2020)
 
 
Recensione di “Self-publishing lab. Il mestiere dell’autoeditore”, di Marco Freccero (2021)
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Di Carla (del 27/10/2023 @ 10:30:00, in Video, linkato 354 volte)
Dal 2013 in poi ho avuto il piacere di essere invitata a partecipare come relatrice a conferenze sulla fantascienza e sull’autoeditoria. Solo di alcune di queste esistono delle registrazioni video, che per semplicità ho raccolto in questo articolo in ordine cronologico.
 
Nella sezione Eventi di questo blog potete inoltre trovare gli articoli dedicati a ognuno di essi, inclusi quelli di cui non esiste una registrazione, ma dei quali ho comunque fornito un ampio resoconto (tra cui le conferenze che ho tenuto al Salone Internazionale dei Libro di Torino e alla Frankfurter Buchmesse).
 
 
COM:UNI:CARE Live Conference, Salerno (ottobre 2013)
Ulteriori informazioni sull’evento sono disponibili qui:
 
 
Festival Professione Giornalista, Bologna (marzo 2016)
Ulteriori informazioni sull’evento sono disponibili qui:
 
 
Più Libri Più Liberi, Roma (dicembre 2016)
Ulteriori informazioni sull’evento sono disponibili qui:
 
 
Scienza & Fantascienza 2018, Varese (dicembre 2018)
Titolo: “Marte: quando ci andremo e cosa troveremo?
Ulteriori informazioni sull’evento sono disponibili qui:
 
 
Scienza & Fantascienza 2019, Varese (ottobre 2019)
Ho partecipato alla conferenza col titolo “Il giorno della Luna”, che è disponibile online sul sito dell’Università degli Studi dell’Insubria al link accessibile facendo clic sull’immagine sotto.
Ulteriori informazioni sull’evento sono disponibili qui:
 
 
Scienza & Fantascienza 2020, Varese (ottobre 2020)
Questa conferenza si è tenuta online. Titolo: “Portatori di morte… ma anche no: i virus e la vita sulla Terra e oltre la Terra”.
Ulteriori informazioni sull’evento sono disponibili qui:
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Di Carla (del 26/10/2023 @ 10:30:00, in Video, linkato 303 volte)
In questo articolo sono raccolti i video utilizzati per promuovere alcuni dei miei libri.
 
 
Booktrailer dei volumi di “Deserto rosso” (2012-2013)
Scopri di più sui libri su www.desertorosso.net  
 
 
Booktrailer dei volumi di “Red Desert” (in inglese, 2014-2015)
Scopri di più sui libri su www.reddesert.eu (in inglese)
 
 
Teaser della Trilogia del detective Eric Shaw (2019)
Scopri di più sui libri su www.anakina.net/detectiveshaw
 
 
Teaser 2 della Trilogia del detective Eric Shaw (senza musica, 2019)
Scopri di più sui libri su www.anakina.net/detectiveshaw
 
 
Teaser di Red Desert (in inglese, 2021)
Scopri di più sui libri su www.reddesert.eu (in inglese)
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Di Carla (del 25/10/2023 @ 10:30:00, in Video, linkato 305 volte)
In questo articolo sono raccolte le interviste rilasciate dal 2013 che tuttora sono disponibili in formato video.
 
 
Intervista a Salerno durante COM:UNI:CARE Live Conference (ottobre 2013)
 
 
Intervista in diretta con la Biblioteca di Vernate (6 marzo 2021)
Disponibile anche su Instagram (l’audio si sente meglio) qui:
https://www.instagram.com/p/CMFOC77otzO/
 
 
 
Intervista su Scrittore Vincente (17 maggio 2021)
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Di Carla (del 23/10/2023 @ 10:30:00, in Audio, linkato 357 volte)
In questo articolo sono raccolte le interviste che ho rilasciato dal 2012 e che tuttora sono disponibili in formato audio.
 
 
Intervista su FantascientifiCast (25 luglio 2012)
(A partire dalla posizione 48:30)
 
 
Intervista su MVMI (21 febbraio 2014)
 
 
Interview and review of “Red Desert – Point of No Return” by Doug Turnbull (in inglese, 31 luglio 2014)
 
 
Intervista su M13 (in due parti, 16-18 febbraio 2015)
 
 
 
Intervista su MVMI (4 giugno 2015)
 
 
Intervista su Credi Crea (8 marzo 2017)
 
 
Interview at Origin Podcast (in inglese, 9 maggio 2018)
 
 
Intervista su Credi Nella Tua Storia (13 febbraio 2019)
 
 
Intervista su Credi Nella Tua Storia (20 febbraio 2019)
 
 
Intervista su Credi Nella Tua Storia (27 febbraio 2019)
 
 
Intervista su MVMI (8 giugno 2020)
 
 
Intervista su RadioScrivo (6 aprile 2021)
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Di Carla (del 22/10/2023 @ 00:04:44, in Audio, linkato 537 volte)
A partire dal 2012, subito dopo la pubblicazione di “Deserto rosso – Punto di non ritorno”, e per gli anni successivi ho avuto il piacere di collaborare con il podcast FantascientifiCast, che è senza dubbio il miglior podcast italiano che si occupa di fantascienza. Ciò mi ha permesso di conoscere i suoi fondatori, e in particolare Omar Serafini, che è diventato un caro amico.
 
In questo articolo vi riporto tutti insieme i link diretti agli episodi cui ho partecipato.
Invece, nella sezione Podcast, fra le altre cose, trovate gli articoli dedicati a ogni partecipazione, mentre nella sezione Fantascienza e spiritualità sono riportati quelli di approfondimento sugli argomenti trattati nella rubrica “Life on Mars?”.
 
Fate clic sulle immagini per accedere alla pagina dell’episodio corrispondente, dove potete anche leggerne la presentazione.
 
 
TeamUP: Dune
(Al minuto 48 e 30 secondi circa)
 
Angels and Spider Mastermind from Mars
(In cui inizia la rubrica “Life on Mars?” al minuto 20)
 
TeamUP: Battlestar Galactica
(Al minuto 49)
 
Dal Cyberpunk al Mesozoico prossimo venturo…
(Qui parlo della Trilogia del Vuoto di Peter F. Hamilton alla posizione: 1:06:18)
 
Tutti Muto(i): Godzilla è tornato!
(Al minuto 40)
 
Ritorno al futuro… su Marte!
(Qui parlo del romanzo “The Martian” di Andy Weir alla posizione 1:11:37)
 
Cercando il Labirinto…
(Partecipo a tutta la puntata, che è dedicata al franchise di Westworld)
 
Intervista a Giulia Bassani
(Io e Omar intervistiamo Giulia Bassani, autrice di “Ad Martem 12”)
 
Marte: quando ci andremo e cosa troveremo? (prima parte) – Scienza & Fantascienza 2018
(Audio della conferenza tenutasi all’Università degli Studi dell’Insubria nel dicembre 2018)
 
Intervista a Giorgia Sinicorni
(Io e Omar intervistiamo l’attrice Giorgia Sinicorni della serie “Missions”)
 
 
Buon ascolto!
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Di Carla (del 20/10/2023 @ 02:08:19, in Audio, linkato 300 volte)
Questa registrazione risale al 2012, quando pubblicai il primo volume di “Deserto rosso”, vale a dire “Deserto rosso – Punto di non ritorno”. Un giorno decisi di provare a registrarmi mentre leggevo la prima scena, che in realtà (e per fortuna) è molto breve.
 
Sono appena cinque minuti e mezzo in tutto, ma ci misi almeno mezz’ora per tirarne fuori una registrazione decente. E con decente intendo senza errori!
 
Fu un’esperienza divertente e decisi di trasformarla in un piccolo strumento promozionale. Ci aggiunsi una colonna sonora: la musica del booktrailer del libro per l’introduzione e, come sottofondo, il brano “Catch Me If You Can” dei Polydream (con il loro permesso).
 
Se non l’avete già fatto, potete ascoltarla qui.
 
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Di Carla (del 31/12/2022 @ 09:30:00, in Propositi, linkato 1379 volte)
Questa cosa di fare un resoconto dell’anno appena passato sta diventando un impegno un po’ stressante. Sarà forse perché più si va avanti e più sembra che dodici mesi passino in un baleno?
Okay, scherzo!
Non è poi tanto stressante. Anzi, in verità, mi torna utile per raccogliere le idee, rendermi conto che in fondo (molto in fondo) ho combinato qualcosa anche quest’anno e quindi darmi una pacca virtuale sulla spalla, grazie alla quale mi è più semplice continuare a portare avanti i miei tanti propositi.
Che poi, pensandoci bene, questo 2022 mi è parso un po’ più lungo dei precedenti. Giusto un filino, eh! Senza esagerare.
 
 
Ma lasciamo da parte questi discorsi pseudo-filosofici (?) e torniamo ai fatti. Vi starete chiedendo se sia riuscita o meno a portare a termine i propositi che ho dichiarato un anno fa.
A dire la verità, mi sono resa tale compito abbastanza semplice, visto che il proposito era solo uno, cioè completare la preparazione della versione inglese della trilogia del detective Eric Shaw.
 
Be’, il primo libro della serie, “The Mentor”, è stato pubblicato il 30 novembre. Le edizioni del secondo, “Syndrome”, sono tutte pronte e il libro è già disponibile per il preordine. Verrà pubblicato il 28 febbraio 2023. Alcune edizioni del terzo, “Beyond the Limit”, sono ugualmente pronte e disponibili per il preordine. Devo ancora terminare la preparazione di quelle cartacee, ma non c’è particolare fretta, visto che la data di pubblicazione è il 31 maggio 2023.
Quindi posso dire che, per quanto riguarda la preparazione dei libri e la loro pubblicazione, ho rispettato miei propositi. Evviva!
 
Sul fronte della promozione sono però un po’ indietro.
In un mondo ideale, avrei dovuto avere tutte le edizioni pronte e in preordine già da agosto, in modo da poter sfruttare i tre mesi successivi per organizzare la promozione e arrivare preparata all’uscita del primo libro.
Ovviamente, non viviamo in un mondo ideale.
Nella realtà ho ricevuto il manoscritto dell’ultimo libro dalla mia proofreader inglese solo a maggio. Ci ho messo mano per completare le correzioni e finalmente, dopo l’ennesima rilettura (anche dei libri precedenti), mi sono trovata con la versione definitiva del testo.
E poi è arrivata l’estate, con tante cose da fare (tipo andare in vacanza) e allo stesso tempo un bel po’ di lavori di traduzione.
 
 
Contemporaneamente, mi sono messa ad aggiornare tutte le edizioni ebook dei miei libri, in modo da averne un’unica versione in epub, con tutte le informazioni più recenti all’interno, inclusi tutti i necessari link (alcuni non funzionavano più). Era un lavoro che stavo portando avanti dall’inizio dell’anno e in alcuni casi ho dovuto aggiornare anche le versioni cartacee.
Poi, a partire da maggio, ho iniziato a sperimentare la possibilità di creare dei libri in copertina rigida, in modo da trovarmi preparata per quando avrei dovuto utilizzare questo formato con la trilogia in inglese.
L’oggetto del mio esperimento è stato “Affinità d’intenti”, che, essendo il mio romanzo più breve, mi consentiva di crearne una versione in questo formato a un prezzo di stampa e di listino accettabili.
Per l’occasione ho realizzato una nuovissima copertina basata sul concept della vecchia, ma stavolta utilizzando delle foto. In particolare, ho usato due scatti di un fotografo olandese che vive in Sicilia. Questa nuova copertina è diventata anche quella ufficiale dell’ebook.
 
Tra l’altro, per l’occasione, ho creato il mio nuovo logo, che per ora potete vedere solo nell’icona del sito sul browser e in pochi altri luoghi reali (inclusa la sopraccitata edizione in copertina rigida) o virtuali (come il mio canale YouTube).
 
Il passo successivo è stato adattare la copertina anche all’edizione inglese, “Kindred Intentions, sia per l’ebook che per la versione in copertina rigida. In più l’ho usata per creare una seconda edizione in copertina flessibile, che è stata distribuita tramite un’altra piattaforma.
 
Morale della favola, ad agosto mi sono ritrovata con solo i manoscritti della trilogia in inglese in mano e alcune idee per l’adattamento delle copertine (a partire dalla loro versione italiana).
Visto che, per poter fare le cose, bisogna anche sapere cosa si deve fare, mi sono messa lì davanti a un foglio bianco (in realtà, una pagina di OneNote) e ho stilato un elenco dettagliato di tutto ciò che avrei dovuto fare per preparare i libri per la pubblicazione e per promuoverli. Alcune voci hanno poi dato luogo a nuovi elenchi adiacenti, finché alla fine mi sono ritrovata un vero e proprio piano, che è tuttora in fase di svolgimento.
 
A quel punto era già settembre e io dovevo preparare il mio “Laboratorio di self-publishing nei sistemi multimediali” e una conferenza del ciclo di “Scienza & Fantascienza”, che avrei poi tenuto a ottobre.
All’inizio di ottobre finalmente sono tornata a Varese a tenere di persona il laboratorio all’Università degli Studi dell’Insubria, dopo ben tre anni. Che bello è stato poter di nuovo vedere gli studenti negli occhi!
(La prima foto è stata scattata proprio a Varese e mi vedete insieme a Sara Simoni, ex-studentessa del mio laboratorio e ora collega autrice.)
E due settimane dopo ho partecipato alla conferenza, anche se a distanza, visto che non è stato possibile organizzarla durante il mio breve soggiorno in Lombardia.
 
Tutto questo discorso era per dire che, in pratica, mi sono girata ed era già novembre. E io avrei dovuto pubblicare il primo libro entro un mese. Aiuto!
A quel punto, ho dovuto mettermi veramente d’impegno.
Pensate che il libro ha una sola versione in ebook, ma addirittura cinque diverse edizioni cartacee, ognuna con una copertina leggermente diversa (di cui due in versione rigida e tre in versione flessibile). Ciò è dovuto al fatto che ho usato più piattaforme per assicurare al libro la massima distribuzione possibile. Solo che ogni piattaforma ha dei modelli di riferimento leggermente diversi persino per i libri nello stesso formato.
Insomma, un lavoraccio!
Però sono contenta di averlo fatto, perché le copertine sono uscite veramente bene. Dateci un’occhiata nel minisito della trilogia in inglese a questo link.
 
Tutto ciò, però, ha fatto sì che potessi iniziare a dedicarmi seriamente alla promozione solo a ridosso della pubblicazione di “The Mentor”, quindi con tre mesi di ritardo rispetto al piano originale.
Per fortuna, i libri autoprodotti non hanno scadenza.
Perciò la mia principale occupazione al momento è programmare promozioni e sperimentare piattaforme pubblicitarie. Spero di vedere i primi frutti di tutto questo lavoro prima nella pubblicazione del secondo libro, in modo da avere poi un buon effetto domino sul terzo.
Allo stesso tempo, sto esplorando altre possibilità di sfruttare i miei diritti sui libri, ma non voglio entrare nei dettagli, anche per una questione di scaramanzia. Ve ne parlerò per bene in futuro, se vedrò concretizzarsi qualche opportunità.
 
Come avrete forse notato, non ho fatto alcun cenno all’eventuale prequel della trilogia (“La prova”, che in inglese sarebbe stato “Evidence”). Ebbene, come temevo, non ho avuto minimamente il tempo di occuparmene. Non che avessi tanta voglia di scriverlo, sia chiaro, ma, anche se ne avessi avuta un po’, non sarebbe servita a nulla.
Non ho del tutto escluso la possibilità di scriverlo nel prossimo futuro, anche perché ho sempre l’outline del libro pronta nel cassettoletteralmente in un foglio scritto a mano conservato in un cassetto), ma, se voglio anche soltanto pensare di farlo, devo prima completare il lavoro iniziato con la trilogia. Si vedrà!
 
Di positivo c’è che delle numerose voci di quegli elenchi di cui vi ho accennato prima almeno la metà sono state sbarrate, il che significa che inizio a vedere la luce alla fine del tunnel.
Vi giuro che stento a crederci!
 
C’è anche da dire, però, che non è che abbia passato dodici mesi sempre di fronte al PC a lavorare. A parte che ovviamente d’estate mi sono fatta un bel po’ di mare (e qui l’estate dura da maggio a ottobre), a luglio sono andata in vacanza fuori della Sardegna (era ora!) e, incredibilmente, ho rimesso piede all’estero, anche se solo per qualche ora.
Ho passato una bellissima settimana in Alto Adige, in particolare in Val Pusteria, da cui ho fatto una doverosa capatina in Austria.
(La foto accanto è stata scattata sulla cabinovia che collega Valdaora alla sommità del Plan de Corones, in quella sotto si riconoscono le Tre Cime di Lavaredo riprese dal punto di osservazione vicino a Dobbiaco.)
 
La parola bellissima, però, è assolutamente riduttiva nel descrivere quanto sia stata bene durante questa vacanza. Dovete sapere che ho soggiornato a lungo da quelle parti con i miei genitori per la prima volta quando ero ancora poco più che una bambina (stiamo parlando di più di tre decenni fa), in un paesino che si chiama Villabassa (Niederdorf). Ci sono poi tornata nella prima metà degli anni novanta e poi mai più fino allo scorso luglio. Sono stata di nuovo in Alto Adige negli anni zero: una volta nel 2001 per due giorni a Bressanone (per vedere un concerto) e poi qualche giorno nel 2007 in Val Gardena, dove il Cagliari (la squadra di calcio) era in ritiro.
Be’, nel rimetterci piede dopo tanto tempo, ho scoperto con grande piacere che Villabassa non è affatto cambiato. Nonostante i decenni passati, mi ricordavo tutto, ho riconosciuto ogni strada (non è precisamente una metropoli!) e ho provato di nuovo quella grande sensazione di pace che solo la montagna riesce a darti, unita in questo caso a piacevoli reminescenze di un tempo della mia vita che era sicuramente molto più spensierato del presente.
Eravamo lì da meno di un giorno quando io e il mio compagno ci siamo detti: dobbiamo tornare!
E credo proprio che lo faremo.
 
Se poi siete curiosi di sapere come ho trascorso il tempo rimanente del 2022, oltre a quello passato a occuparmi della mia attività editoriale, delle traduzioni, della mia vita da spiaggia e delle mie vacanze in montagna, be’, l’ho trascorso guardando un sacco di tennis!
Eh, sì, pare che questa mia dipendenza, di cui vi avevo già accennato un anno fa, continui. Ma, d’altronde, se avete per caso tenuto d’occhio la mia pagina su Facebook o il mio profilo su Twitter o le mie storie su Instagram, ne eravate di certo già al corrente.
Anzi, questo dicembre di astinenza (!) è stato abbastanza duro. Comunque, mi sono consolata col pattinaggio di figura (!!) e, ovviamente, col calcio, anche se il Cagliari in questi anni ci sta facendo tribolare un po’.
Inoltre, non sono mancati bei film e soprattutto belle serie TV a contornare il tutto, con l’aggiunta di qualche buon libro, anche se non tantissimi (ultimamente sto leggendo poco).
 
E, infine, non paga della necessità di usare sempre di più l’inglese, ho deciso di dare una rinfrescata al mio tedesco, ormai zoppicante dopo anni di poco uso anche nelle traduzioni. Ci ho rimesso mano poco alla volta dalla scorsa primavera, senza particolare fretta. Mi piacerebbe almeno riportarlo al livello che avevo una decina di anni fa, per poterlo sfruttare di più in ambito lavorativo (e non solo, come ho fatto a luglio, per origliare indisturbata le conversazioni tra la proprietaria dell’hotel e i clienti germanofoni durante il mio soggiorno in Alto Adige).
Visto che ci sono, non sarebbe male se facessi altrettanto anche col francese.
 
Sto dimenticando qualche cosa?
Ah, sì, anche quest’anno ho seguito alcuni MOOCs (corsi online aperti su larga scala) su FutureLearn: tre in tutto. Faccio sempre più fatica a trovarne qualcuno interessante che non abbia già seguito, ma non demordo e continuo a cercare.
 
 
Okay, diciamo che il resoconto dell’anno che sta per concludersi, per quanto un po’ caotico, può definirsi completo. Adesso resta solo l’ultima parte: definire i propositi per il prossimo anno.
E anche stavolta ho intenzione a limitarmi all’essenziale.
 
1)      Terminare la preparazione e la pubblicazione dell’edizione inglese della trilogia del detective Eric Shaw. E riuscire a ottenere il massimo possibile dalla promozione, senza però prendermela più di tanto se non riuscirò a raggiungere tutti i lettori che vorrei.
Ammetto che per me è già un successo riuscire a pubblicarla, dopo tutto il lavoro fatto per tradurla. Una volta che sarà lì a disposizione del pubblico anglofono, avrò qualcosa di tangibile su cui lavorare per sfruttarne al meglio i diritti.
2)      Finire di aggiornare tutti i miei siti per renderli adatti ai dispositivi mobili e introdurre una nuova grafica, col mio nuovo logo. Avevo già iniziato a farlo nel 2021. Poi, durante il 2022, ho creato dei minisiti per le edizioni inglesi dei miei libri (inclusa la trilogia). Adesso mi restano da convertire quello principale sia in italiano (Anakina.net) che in inglese (Anakina.Eu) e quello italiano dedicato al Ciclo dell’Aurora.
Dovrei anche farmi una nuova foto ufficiale, visto che quella che uso adesso ha più di otto anni.
3)      Fare più attività fisica. Lo voglio proprio prendere come un impegno serio.
 
Se tutto va come atteso, dovrei portare a compimento i primi due propositi in un tempo inferiore a un anno, considerando che sono entrambi avviati. Ciò significa che ci sarà tempo per altro, ma, a tal proposito, non voglio assolutamente fare programmi.
Uno dei miei più grandi desideri, infatti, è completare tutto, ma proprio tutto, quello che sto facendo e trovarmi un giorno con zero progetti iniziati. E a quel punto decidere, in base a come mi sentirò in quel momento, quale sarà il prossimo cui dedicarmi.
 
 
Succederà nel 2023?
Staremo a vedere e, se tutto va bene, fra un anno vi racconterò come è andata.
 
 
Anche per quest’anno è tutto.
Come mia consuetudine chiudo ringraziando tutti voi che mi seguite: familiari, amici, lettori, colleghi e collaboratori.
Grazie di cuore per il sostegno che mi date.
 
Se volete, raccontatemi nei commenti di questo articolo, o dei social network dove lo condividerò, come è andato il vostro 2022 e cosa vi proponete di fare nel 2023.
Buona fine e buon inizio!
 
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Di Carla (del 07/11/2022 @ 09:30:00, in Eventi, linkato 2370 volte)

Dopo ben tre anni di assenza a causa della pandemia, all’inizio di ottobre sono finalmente tornata a Varese per tenere il mio “Laboratorio di self-publishing nei sistemi multimediali” all’Università degli Studi dell’Insubria.
È stato bello frequentare di nuovo il campus e ritrovarmi in aula con gli studenti. Infatti, anche se insegnare a distanza presenta evidenti vantaggi per chi come me vive così lontano dal luogo in cui insegna, primo fra tutti di natura economica, poter interagire di persona rende l’esperienza molto più gratificante, sia per il docente che per gli studenti. Vedere nei loro sguardi la comprensione o il dubbio ti fa capire immediatamente se ciò che stai comunicando viene recepito nel modo corretto. Inoltre, gli stessi studenti sono più portati a fare domande e a interagire, poiché ogni loro intervento è semplificato dall’uso di un gesto o di un’espressione del viso che purtroppo a distanza non è visibile.
A rendere il tutto più piacevole è stato il bel tempo che mi ha accolto a Varese, il che ha ridotto il classico trauma del passaggio dal costume da bagno al cappotto che ogni volta caratterizza queste mie visite autunnali nella città lombarda.
 
Quest’anno, inoltre, il laboratorio ha raggiunto un vero e proprio record di partecipazione, con ben 37 studenti idonei a ricevere i crediti/punti, cui si è aggiunta un’uditrice. Il record precedente di 24 del 2020 è stato a dir poco disintegrato. E stavolta il laboratorio non era a distanza, con gli studenti che risultavano presenti mentre se ne stavano comodamente a casa. Ammetto che in un’occasione ho temuto che non ci fosse posto per tutti in aula!
La cosa mi ha fatto particolarmente piacere anche perché questo record è stato accompagnato dall’impegno profuso dai partecipanti, dimostrato dai bellissimi progetti presentati nell’ultima lezione.
Come sempre, si è spaziato tra diversi generi letterari, dal thriller al fantasy, dal libro per bambini al ricettario, fino ad arrivare a una guida culinario-turistica dell’Italia. Insomma, la fantasia non è mancata e le due copertine di libri immaginari riportate in questo articolo ne sono solo piccolo un esempio.
Ma in generale gli studenti hanno mostrato un certo interesse nella materia. Ed è stato un peccato aver dovuto condensare gli argomenti in appena sedici ore, un tempo che permette di fare giusto una carrellata sul mondo dell’autoeditoria senza potersi soffermare su alcuni aspetti che avrebbero potuto stimolare ulteriori discussioni con i partecipanti, in particolare con quelli il cui interesse andava oltre il mero conseguimento dell’idoneità a ricevere i crediti formativi o i punti seminario.
 
Anche in questa occasione, durante la mia permanenza a Varese, mi è stata poi data la possibilità dal professor Paolo Musso di parlare di autoeditoria per due ore durante una delle sue lezioni del corso di “Scienza e fantascienza nei media e nella letteratura”, che è anche l’unico insegnamento universitario in Italia sulla fantascienza. Invece, non mi è stato purtroppopossibile partecipare di persona a una delle conferenze del ciclo di “Scienza & Fantascienza” (collegato al corso), poiché sono iniziate due settimane dopo. Ho comunque svolto il ruolo di relatrice a distanza (l’immagine sotto riportata è uno screenshot da Teams, tramite cui ero connessa direttamente da Marte… ehm… da Cagliari!).
 
Infatti, il 25 ottobre c’è stato l’incontro inaugurale del 2022, in cui si è dato spazio alla celebrazione del decimo anniversario del ciclo di conferenze e del corso, e io ho potuto dare il mio contributo in collegamento tramite Teams. Insieme a me, di persona o a distanza, hanno partecipato altri otto relatori: il già citato Paolo Musso, Giulio Facchetti (presidente del corso di laurea in Scienze della Comunicazione), Paolo Luca Bernardini (ex-direttore del DiSUIT), Nicoletta Sabadini (attuale direttrice del DiSUIT), Rosanna Pozzi (docente di Letteratura italiana del Liceo Scientifico “Tosi” di Busto Arsizio), Gianfranco Lucchi (amministratore del sito di fantascienza UraniaMania), Tea C. Blanc (giornalista e blogger di fantascienza) e Antonio Serra (creatore di “Nathan Never” per Sergio Bonelli Editore).
 
 
Ognuno di noi relatori ha contribuito a celebrare a modo proprio questo importante anniversario.
Io, nello specifico, ho spiegato la particolare importanza che ha per me il rapporto che esiste tra scienza e fantascienza proprio in qualità di autrice di romanzi di fantascienza hard, cioè di quel sottogenere della fantascienza in cui si dà importanza alla plausibilità scientifica di quanto viene narrato. E nelle quattro volte in cui ho partecipato al ciclo di conferenze ho trattato questo argomento (la plausibilità scientifica nella fantascienza) da angolazioni diverse.
Nel 2014 raccontai come avevo provato a immaginare degli alieni credibili. Nel 2018 mi soffermai su come Marte e la sua colonizzazione vengono trattati nella fantascienza e soprattutto nei miei libri. Feci qualcosa di analogo nel 2019 in riferimento alla Luna. Mentre nel 2020, anno in cui tutte le conferenze vennero tenute a distanza, l’argomento fu quello dei virus e della loro influenza positiva e negativa come elemento di conflitto all’interno della fantascienza, e ovviamente anche in “Deserto rosso”.
 
Nei miei libri l’inserimento della scienza reale all’interno della storia serve essenzialmente a due scopi.
Il primo è quello appunto della plausibilità degli eventi narrati. Tale necessità deriva dal mio background scientifico. La scienziata che è ancora in me pretende di fornire una spiegazione a tutto ciò che la circonda. Quindi, quando ho iniziato a scrivere fantascienza (Deserto rosso e successivi), mi è venuto spontaneo immaginare una realtà ambientata in un prossimo futuro che trovasse un possibile riscontro nelle conoscenze scientifiche attuali, pur tenendo conto della possibile evoluzione tecnologica in 50 anni.
 
A ciò si aggiunge la mia deformazione professionale da insegnante (mi sono occupata di didattica in ambito universitario tanto tempo fa e adesso la faccio appunto all’Insubria) che mi spinge verso un intento divulgativo. Non uso la scienza reale solo per raccontare una storia plausibile, ma anche per lasciare qualcosa al lettore.
Amo leggere libri che oltre a divertirmi mi insegnano qualcosa e questi sono i libri che voglio scrivere (spesso vale anche per quelli di altri generi). Il mio intento è riuscire a divulgare divertendo, così che le conoscenze restino anche dopo la lettura. D’altronde, le mie storie sono a loro volta ispirate dalle mie letture di romanzi, saggi e articoli, spesso scientifici, oltre che dalla fruizione di contenuti audiovisivi che hanno in qualche modo ampliato le mie conoscenze, oltre ad avermi intrattenuto.
 
Poi magari, quando scrivo, vado a ricontrollare le fonti (molte delle quali vengono riportate in una breve bibliografia) per cercare di essere accurata o almeno di evitare di scrivere qualcosa di chiaramente errato. Non mi interessa entrare in dettagli eccessivamente tecnici, ma preferisco dare un taglio divulgativo, assicurandomi di mantenere una certa plausibilità. Quando inserisco dei dettagli di tipo scientifico, lo scopo è conferire un senso di autenticità alla storia, ma allo stesso tempo mi assicuro che siano sufficientemente vaghi da evitarmi di correre il rischio di usarli in maniera errata all’interno della finzione.
Infatti, quello che faccio è mescolarli ad altri completamente inventati. La miscela delle due cose fa sì che spesso il lettore non è in grado di riconoscere con precisione il confine tra la realtà e la finzione, vale a dire, appunto, tra scienza e fantascienza.
 
Questi sono alcuni degli aspetti di cui ho parlato nel mio breve intervento. L’intera conferenza è stata comunque registrata e verrà presto resa disponibile. A tempo debito vi informerò tramite i miei soliti canali (pagina Facebook e altri social network) e aggiungerò il link o, se possibile, il video a questo articolo.
 
Per concludere, voglio ringraziare ancora una volta Paolo Musso per l’invito e tutti gli studenti, sia quelli che hanno seguito la conferenza sia, soprattutto, quelli del mio laboratorio. Spero che ciò che hanno appreso in qualche modo torni loro utile in futuro e magari che qualcuno un giorno decida di avventurarsi in prima persona nell’autoeditoria!
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Di Carla (del 22/10/2022 @ 09:30:00, in Eventi, linkato 2059 volte)
Inizia martedì 25 ottobre la decima edizione del ciclo di conferenze “Scienza & Fantascienza” organizzate dall’Università degli Studi dell’Insubria a Varese. L’argomento di quest’anno è “Oltre l’infinito” e verrà discusso durante quattro incontri che si terranno da qui alla fine di novembre.
 
Logo dell'evento
 
Il primo di questi si svolgerà martedì a partire dalle 14.30 nell’aula 7 MTG dell’ateneo, in via Monte Generoso 71, a Varese, e avrà come titolo “Un’infinita avventura: dieci anni di Scienza & Fantascienza all’Insubria”. Come potete intuire, si tratta di una celebrazione di questo speciale anniversario e vedrà la presenza di numerosi relatori che hanno partecipavo agli incontri nelle varie edizioni.
E tra questi ci sarò anch’io!
 
Ognuno di noi dirà la sua sulla propria esperienza di partecipazione a questo ciclo di conferenze nell’ambito di alcuni brevi interventi, anche perché l’intero evento durerà circa due ore.
Siccome non sono riuscita a far coincidere la mia breve permanenza a Varese (durante la quale ho tenuto il “Laboratorio di self-publishing nei sistemi multimediali”) con questa conferenza, la mia partecipazione sarà a distanza.
 
Anche per il pubblico ci sarà la possibilità di scegliere se recarsi di persona in ateneo o collegarsi tramite Teams a questo link.
Attenzione, perché c’è sempre un limite di quante persone possono connettersi in contemporanea, quindi suggerisco di farlo con un po’ di anticipo.
Comunque, per quelli che non riusciranno ad assistere in diretta, verrà resa disponibile successivamente una registrazione.
 
Oltre a me, che partecipo in qualità di autrice di fantascienza, all’evento moderato come di consueto dal professor Paolo Musso (Università dell’Insubria, docente di Scienza e fantascienza) interverranno Giulio Facchetti (Università dell’Insubria, Presidente di Scienze della Comunicazione), Paolo Luca Bernardini (Università dell’Insubria, ex Direttore del DiSUIT), Nicoletta Sabadini (Università dell’Insubria, Direttrice del DiSUIT), Rosanna Pozzi (Liceo Scientifico “Tosi”, Busto Arsizio, docente di Letteratura italiana), Gianfranco Lucchi (amministratore del sito di fantascienza UraniaMania), Tea C. Blanc (giornalista e blogger di fantascienza) e Antonio Serra (Sergio Bonelli Editore, creatore di “Nathan Never”).
 
Trovate ulteriori informazioni in questo articolo sul sito dell’ateneo:
 
A questo link, invece, potete scaricare la locandina con le informazioni su tutti gli incontri del ciclo di conferenze.
 
Ci vediamo martedì!
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