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OPHIR. CODICE VIVENTE (2016) Anna Persson, Hassan Qabbani, Jan De Wit e, soprattutto, Melissa Diaz, che assurge al ruolo di protagonista, ritornano in “Ophir. Codice vivente”, che riprende le loro storie poco tempo dopo l’epilogo della serie marziana. Sono infatti passati appena tre anni terrestri dall’inizio del programma Aurora, che ha permesso la ripresa dei rapporti tra i colonizzatori di Marte e l’Agenzia Spaziale Internazionale (ISA) sulla Terra. Anche grazie a esso, Ophir è ora diventata una piccola città e, in cambio, gli scienziati terrestri hanno potuto attingere alle tecnologie avanzate sviluppate dai suoi residenti e da quelli degli altri insediamenti presenti su Marte. La leader degli abitanti del pianeta rosso, Melissa, non è però soddisfatta della lentezza con cui il programma sta progredendo. Con l’aiuto dell’IA (intelligenza artificiale) CUSy, detta anche Susy, riesce a violare i sistemi di comunicazione dell’ISA e a infiltrarsi nella rete globale terrestre per cercare un alleato tra i più dotati studenti del mondo, finché non ne individua una giovanissima e particolarmente brillante: Elizabeth Caldwell. Ma ciò che Melissa ignora è che Susy, col passare degli anni, si sta evolvendo ben oltre il proprio codice iniziale. È diventata curiosa, sta coltivando interessi e ambizioni, forse sta persino sperimentando dei sentimenti, e tutto ciò rappresenta l’espressione dell’emergere in lei di qualcosa assimilabile a una coscienza e che potrebbe spingerla ad azioni imprevedibili e potenzialmente pericolose. “Ophir. Codice vivente” è un romanzo che mescola la fantascienza hard, che ha come base le conoscenze scientifiche attuali e il loro possibile sfruttamento in un prossimo futuro, col techno-thriller incentrato sul tema dell’intelligenza artificiale. Mentre la narrazione si dipana tra le polveri di Marte e della Luna e le metropoli supertecnologiche del nostro pianeta, il lettore conoscerà da vicino il personaggio di Susy, un software in grado di ragionare per conto proprio, apprendere, compiere delle scelte autonome ed evolversi. E sarà posto di fronte a un dilemma: cosa potrebbe accadere, se a un certo punto qualcosa di così complesso smettesse di essere semplicemente uno strumento?
CUSy è l’IA che gestisce gli habitat marziani. Sono passati pochi anni dalla ripresa dei rapporti tra Marte e la Terra, durante i quali i colonizzatori hanno trasformato Ophir in una piccola città. Nonostante il supporto da parte dell’Agenzia Spaziale Internazionale sia stato finora fondamentale e in cambio quest’ultima abbia ottenuto nuove tecnologie sviluppate dai marziani, la diffidenza reciproca rappresenta ancora il più grosso ostacolo per il progetto comune di conquista dello spazio. Ma la giovane leader potrebbe non essere l’unica entità senziente sul pianeta impegnata a esplorare la propria natura. In questo romanzo ritornano sia i protagonisti della serie di “Deserto rosso”, di cui rappresenta il seguito cronologico, che alcuni personaggi de “L’isola di Gaia”. È perciò essenziale, per una completa comprensione della storia, la precedente lettura delle prime due parti del ciclo dell’Aurora. La storia si svolge su Marte, sulla Terra e sulla Luna, e il tema principale è quello dell'intelligenza artificiale. Edizioni Editore: Rita Carla Francesca Monticelli Editore: Smashwords/Rita Carla Francesca Monticelli Editore: CreateSpace Editore: Draft2Digital/Rita Carla Francesca Monticelli
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"Ophir. Codice vivente" è la terza parte del ciclo dell'Aurora. Parte successiva: Sirius |
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© 2012- Rita Carla Francesca Monticelli |