Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Di Carla (del 23/10/2013 @ 03:39:00, in Lettura, linkato 2584 volte)
Una lunga avventura nello spazio
Questo primo romanzo della serie “Star Traveler” di Theresa Snyder ci catapulta in un futuro imprecisato, un po’ alla Star Wars, in cui l’Uomo viaggia senza problemi tra un sistema stellare e l’altro della galassia, popolata da numerosissime specie di alieni, alcuni molto socievoli e altri un po’ meno. In questa ambientazione quasi da favola seguiamo le avventure dell’umano Jake e del giovane henu Arr, mercenari dai sani principi, che nel corso di diversi anni si trovano ad affrontare situazioni rocambolesche e pericolosi nemici. Ma il vero punto di forza della storia è proprio il rapporto fraterno tra i due protagonisti. Da una parte c’è Jake, abituato a una vita solitaria, che in uno dei suoi tanti viaggi si imbatte nel giovanissimo henu, ultimo superstite della sua specie aliena, e lo prende sotto la sua ala protettiva, come se fosse un fratello minore. Il legame tra i due è fortissimo e più di una volta porta il lettore a commuoversi nel sentire la sofferenza di Arr, quando viene separato da Jake.
Questo tipo di space opera, adatta a un pubblico di qualsiasi età, è diversa da quella più cinematografica cui sono abituata. La storia non ha un unico filo conduttore, a parte l’amicizia di Arr e Jake, ma si dipana attraverso tutta una serie di episodi molto godibili, i quali ne fanno una lettura affascinante e leggera, che trova la sua forza proprio nei personaggi.
La consiglio a qualsiasi lettore che ami le storie con buoni sentimenti e tante astronavi.
Di Carla (del 22/10/2013 @ 03:26:17, in Eventi, linkato 7144 volte)
Lo scorso 3 ottobre ho partecipato come relatrice all’evento COM:UNI:CARE Live Conference, organizzato presso l’Università degli Studi di Salerno. Il tema principale dell’evento era proprio la comunicazione svolta tramite i new media e i modi in cui questi ultimi vengono utilizzati in ambiti diversi per far giungere il proprio messaggio a più persone possibili. In questo contesto si è parlato di blog, social media, podcast, diffusione dell’informazione scientifica, di quella relativa ai prodotti tecnologici, della fantascienza e tanto altro. E tra i vari oggetti della comunicazione tramite il web ci sono senza dubbio gli ebook, in particolare quelli dei self-publisher, che trovano in questo mezzo lo strumento principale per la propria promozione.
Ciò che ho cercato di fare nel poco tempo a disposizione è stato dare un’idea di ciò che significa essere veramente un self-publisher e di alcuni metodi per utilizzare nella maniera giusta il web per sviluppare il proprio brand come autore, sia prima che dopo la pubblicazione, oltre che fornire un rapido resoconto dei risultati che ci si può aspettare di ottenere.
Non vi ripeto il contenuto del mio intervento, in quanto potete rivederlo nei video sotto riportati. Il primo contiene l’intero intervento, fatto insieme a Omar Serafini, che ha parlato di Fantascientificast e della situazione della fantascienza in Italia. Il secondo è un’intervista registrata dopo l’intervento. Infine propongo un link a una seconda intervista che è apparsa su Ustation.
Vorrei solo aggiungere che l’intero evento è stato molto interessante e stimolante sia per i contenuti trattati (vi consiglio di entrare nel canale YouTube di Unisound per guardare tutti gli interventi e in quello di Osservatorio SNIF per le interviste che sono seguite) sia perché mi ha dato la possibilità di conoscere degli entusiasti del web, come lo sono io, persone creative, attive e positive, con le quali sto già creando delle preziose sinergie e presto ne vedrete (e ascolterete) i risultati.
In questo articolo, però, vorrei più che altro fare un breve riepilogo dell’argomento di cui ho parlato, che senza dubbio meriterebbe più spazio, e prometto di dargliene un po’ in futuro all’interno di questo blog. Nelle prossime settimane ho intenzione di inaugurare una piccola sezione del mio sito, destinata a crescere, dove raccogliere in maniera sistematica i miei articoli sul self-publishing (non solo quelli pubblicati su questo blog) ed eventuale altro materiale, tra cui questi video e altri che seguiranno.
Ma veniamo a noi.
Ho impostato il mio discorso sulla necessità di definire il self-publishing per quello che è: un vero e proprio mestiere, e non solo un hobby, sebbene chiunque sia libero di svolgerlo per così dire a tempo perso. Questa affermazione è importante, in quanto mette in evidenza il fatto che, se si pretende che qualcuno spenda i propri soldi per leggere ciò che scriviamo (per acquistare i nostri prodotti), va da sé che da parte nostra c’è la necessità di fornire ai potenziali lettori dei libri che rispettino degli standard di qualità. Per poterlo fare è necessario avvicinarsi al self-publishing nella maniera più professionale possibile, in altre parole bisogna conoscere e applicare al meglio le regole del mestiere. Non ci si può improvvisare.
In questo contesto quella di diventare un vero self-publisher non è affatto una scorciatoia per la pubblicazione dei propri scritti, bensì una scelta virtuosa, in quanto egli incarna in sé ben tre figure professionali: autore, editore e imprenditore.
Questa definizione non è chiaramente una mia invenzione, ma mi rifaccio a quella di “ author, publisher, entrepreneur” suggerita dal guru dei new media Guy Kawasaki. Una visione la sua che sta divenendo sempre più realtà nel self-publishing anglofono, ma che a stento giunge agli autori indipendenti digitali del nostro Paese, che spesso rifiutano l’idea di andare oltre il ruolo di autori, un po’ per mancanza di competenza, ma il più delle volte per la scarsa volontà di acquisirla, finendo però per danneggiare l’immagine dell’intera categoria, laddove la non volontà di imparare a fare gli editori si traduce nel riversarsi sul mercato di prodotti editoriali di mediocre o scarsa qualità.
Ma è sul ruolo di imprenditore, inteso come persona che si impegna per vedere il proprio prodotto, che verteva maggiormente il motivo della mia presenza a COM:UNI:CARE, in altre parole su come promuovere il proprio ebook.
A questo proposito, lo scopo del self-publisher è quello di creare e far crescere il proprio brand come autore (author branding). Per farlo, bisogna prima di tutto imparare da chi lo fa già, cioè studiare le tecniche di promozione usate da altri autori, soprattutto quelli che, come me, sono disposti a condividerle. Il più delle volte basta chiedere, poiché la condivisione, la disponibilità e la solidarietà sono i punti cardine dell’essere un self-publisher. In questo senso l’interazione con altri autori indipendenti è cruciale, sia nella realizzazione, pubblicazione che commercializzazione dei propri libri.
I lettori impiegano molto meno tempo a leggere i nostri libri di quanto ne serve a noi per scriverli. Va da sé che i nostri lettori possano essere anche lettori di altri autori. Condividendo la propria base di lettori con altri autori, la si finisce per ampliare, sfruttando quella che è l’arma principale in mano a un self-publisher nella promozione del proprio lavoro: il passaparola.
Altri due aspetti fondamentali che devono essere ben chiari al self-publisher imprenditore sono la pre-promozione e la capacità di essere creativi nel cercare e utilizzare nuovi canali, magari insoliti, per arrivare al proprio target di lettori, proprio sfruttando le potenzialità dei new media.
La pre-promozione non è altro che una serie di attività svolte sul web atte a creare un crescente seguito di potenziali lettori, prima di pubblicare qualcosa. Possibilmente si dovrebbe iniziare a muoversi in questo senso diversi mesi prima, cioè durante la fase di scrittura del libro. La pre-promozione per un autore deve passare tramite la scrittura online. Esistono tanti modi per essere presenti online con i propri scritti, siano essi articoli o racconti e così via, ma il più alla portata di tutti è senza dubbio il blog. In particolare creare un blog in cui trattare un argomento che poi sarà presente come uno dei temi principali del proprio libro è uno dei modi più efficaci per attirare a sé persone potenzialmente interessate alla lettura di quest’ultimo (il nostro target) e allo stesso tempo mostrare a esse le proprie capacità di autore, la propria autorevolezza e iniziare a crearsi una reputazione, insomma sviluppare il proprio brand.
Una volta che il proprio libro è pubblicato e si deve lavorare, non solo per far conoscere se stessi, ma anche per far sapere al mondo della sua esistenza, ecco che la nostra creatività nell’accostarci alla promozione diventa importante. Come ho detto prima, bisogna vedere cosa fanno gli altri autori, soprattutto quelli che hanno ottimi risultati, ma è buona pratica mettere un po’ di nostro in questa fase individuando nuovi strumenti per arrivare ai lettori.
Quali sono questi strumenti?
Non esiste una risposa univoca e nessun libro o articolo può elencarvi dei metodi di sicuro successo che vadano bene anche per voi. Bisogna imparare a individuarli da sé. Il web ce ne offre tantissimi, in genere l’uso dell’uno o dell’altro è legato anche al genere dei nostri libri, ai temi trattati al suo interno e ancora alle nostre competenze, o a quelle che intendiamo acquisire.
Come ho fatto all’evento di Salerno, posso solo riportare il mio esempio, nella fattispecie la mia collaborazione col podcast Fantascientificast grazie alla quale, in ultima analisi, sono poi stata invitata a partecipare alla conferenza.
Avendo scritto un libro di fantascienza (si trattava del primo della serie di " Deserto rosso"), mi sono chiesta: dove trovo i miei lettori?
Sono andata a cercare delle realtà sul web indirizzate a questo target e così ho trovato Fantascientificast. Ciò che ho fatto dopo è stato semplicemente propormi (inviare una mail), ne ho ottenuto in primo luogo una citazione durante una puntata, che si è concretizzata nel mio primo approdo in top 100 sul Kindle Store di Amazon. A essa è seguita un’intervista, che poi ha portato a una collaborazione e, in ultima analisi, alla mia presenza a COM:UNI:CARE, con tutto ciò che questa frutterà nel prossimo futuro. Ma soprattutto ho avuto la possibilità di entrare in contatto con persone che condividono la mia stessa passione, cosa che per me è infinitamente più stimolante di tutto il resto, con le quali sono diventata amica. A questo proposito, e qui chiudo questo post, non smetterò mai di ringraziare Omar Serafini (nella foto), per essere stato il primo vero promotore del mio piccolo successo, in tempi non sospetti, e soprattutto per aver trovato in lui un ottimo amico.
Il mio intervento insieme a Omar Serafini a COM:UNI:CARE Live Conference.
L'intervista dopo l'intervento.
Intervista per Ustation.it (perdonate l'orribile smorfia nell'anteprima).
Continua con la settima puntata il tour nei blog degli autori indipendenti intitolato "Domande in cerca d'autore", in cui l'autore del blog ospitante pone una domanda ai suoi colleghi. Questa settimana siamo stati ospitati dal blog di Pierluigi Di Cosimo, che ci ha chiesto di parlare del personaggio secondario essenziale nella nostra storia.
Tra i personaggi secondari ce n'è uno che ti ha aiutato più degli altri a scrivere il tuo racconto?
Potete trovare le risposte nel blog di Pierluigi Di Cosimo, compresa la mia. Ma, se conoscete bene "Deserto rosso", sono certa che immaginate quale personaggio possa aver citato, no? Vi do un indizio: gli ho dedicato un post non molto tempo fa.
Siete curiosi? Allora fate clic qui e leggete anche le risposte degli altri autori. Avrete modo di conoscere qualcosa sulle loro storie e magari scoprirete qualche nuovo libro da leggere.
Poco più di sei mesi fa festeggiavo le mie prime 1000 copie vendute in appena 10 mesi di carriera da autrice, che pretende di far pagare qualcosa agli altri per leggere i suoi libri. Ed ecco che già da qualche giorno questa cifra è più che raddoppiata in quasi metà del tempo! Anzi, siamo quasi arrivati a 2600.
Si tratta soltanto di numeri, che fanno anche sorridere, se paragonati a quelli di altri autori, ma per me hanno un valore speciale (oltre al fatto che sono riferiti ai miei libri, ovviamente).
Prima di tutto perché noto con piacere e un pizzico di incredulità una crescita costante nella popolarità della serie di "Deserto rosso", che appena due settimane fa vedeva pubblicato il suo ultimo episodio. Questa crescita, per quanto sperata, mi rendo conto di come sia ben al di sopra delle aspettative di qualche tempo fa. Mentirei se dicessi che è frutto di un progetto attentamente pianificato. Tante cose sono state pianificate, ma altrettante le ho apprese strada facendo e tuttora le sto apprendendo, e in ogni caso i risultati non erano affatto prevedibili, neanche nei miei sogni più spregiudicati.
Alla fine del 2012 avevo venduto 500 copie (in 7 mesi) e mi ero posta come obiettivo (potete leggerlo in questo post) di venderne il doppio, cioè 1000 copie, nel 2013. Si trattava di un obiettivo su cui non avevo il minimo controllo, insomma era più che altro una speranza, anche perché allora non avevo la minima idea di cosa sarebbe successo dopo. Avevo appena iniziato a scrivere "Nemico invisibile", consapevole di avere a che fare con un libro difficile e lungo. E, una volta pubblicato, non sapevo che avrei dovuto affrontarne uno ancora più difficile, "Ritorno a casa". Non sapete da quanti dubbi sono stata assalita tra giugno e l'inizio di luglio, quanti cambiamenti e aggiustamenti ho apportato, finché non sono stata certa di aver messo insieme un degno finale per tutta la serie.
Ora il 2013 non è ancora finito e di copie ne ho vendute oltre 2000 dal primo di gennaio, cioè il doppio di quella cifra che mi sembrava un traguardo quasi irraggiungibile solo lo scorso dicembre. Se ci penso, dico: "Wow!" Persino io resto senza parole. E sapete che non è facile!
Ma il valore speciale di questi numeri è dato dal significato reale che hanno, perché rappresentano l'insieme delle persone che non solo hanno acquistato i libri, ma in media (recensioni, commenti, mail ecc... alla mano) li hanno apprezzati davvero e continuano a dimostrarmi il loro supporto e consenso ogni singolo giorno, con i loro commenti, le loro condivisioni, le loro gentilezze, i loro gesti di amicizia, l'affetto sincero. Questo è ciò che mi rende veramente felice e ripaga gli sforzi compiuti nell'ultimo anno e mezzo nell'ambito del mio progetto editoriale per scrivere, revisionare, formattare, pubblicare e promuovere ben quattro libri. È stata un'esperienza intensa, in cui mi sono messa davvero alla prova, al limite delle mie stesse capacità, ma allo stesso tempo mi ha insegnato tanto e mi ha permesso di conoscere tutti voi. Per cui GRAZIE davvero a tutti, lettori, collaboratori, amici, GRAZIE!
E siamo arrivati alla sesta puntata di "Domande in cerca d'autore", con cui continua il girovagare di un gruppo di autori indipendenti nei blog dei loro colleghi per rispondere a una loro domanda. Oggi approdiamo nel blog di J. Shoulderblade, che vuole investigare sulle motivazioni che ci spingono a scrivere e pubblicare le nostre storie.
Questo libro l'hai scritto per poter far sì che vendesse o hai sempre preferito le tue idee e il tuo modo di scrivere a quello che potrebbe piacere al lettore mainstream?
Nel blog di J. Shoulderblade trovate le risposte a questa domanda, inclusa la mia relativa alla serie "Deserto rosso", in cui confesserò cosa mi ha spinto a scrivere questa storia.
Siete curiosi? Allora fate clic qui e leggete anche le risposte degli altri autori. Avrete modo di conoscere qualcosa sulle loro storie e magari scoprirete qualche nuovo libro da leggere.
Sono riusciti a fuggire. E stanno tornando a casa. Ma non sono soli.
Cos'è l'entità che vive in Melissa? Qual è il suo intento? Riusciranno Anna e Hassan a portarlo a compimento?
Al loro ritorno, i superstiti della missione Isis vengono accolti come degli eroi, ma non possono goderne. L’intento che perseguono ha priorità su tutto il resto. Mentre Anna lotta con le insidie recate dalla stessa Terra e quelle che coinvolgono i suoi sentimenti, Melissa sul pianeta rosso si ritrova a esplorare più a fondo la natura umana. Nel frattempo qualcuno, incuriosito dall’improvvisa accelerazione dell’intero programma Isis, inizia ad avere dei sospetti. Ora che l’avventura su Marte è finita, che ne sarà della Terra?
"Ritorno a casa" è l'episodio conclusivo del romanzo a puntate "Deserto rosso", che approda su Amazon, inMondadori, Kobo, iTunes, Google Play e Smashwords. Avete dovuto attendere altri cinque mesi per poter leggere questo libro, ma non è stata vana. "Ritorno a casa" è ancora più lungo dell'episodio precedente, è infatti un romanzo di circa 96.000 parole. Finalmente saprete come si concluderà la storia. In un alternanza di passato e presente tra la Terra e Marte, seguirete in parallelo gli avvenimenti successivi al ritorno dei superstiti dell'Isis sul nostro pianeta e ciò che sta accandendo alla comunità marziana sul pianeta rosso. Ma nel contempo vedrete ricostruita una catena di eventi del passato, da prima del lancio dell'Isis fino al suo arrivo a destinazione, che faranno luce sul difficile rapporto tra Anna e Hassan, che all'inizio della serie erano coinvolti in una sorta di guerra fredda. È arrivato il momento di scoprirne le cause e di svelare l'ultimo segreto di Hassan, che in questo episodio ci mostra le sue motivazioni e il suo unico punto debole. Anna, dal canto suo, ci coinvolgerà nella sua lotta interiore tra le due parti di sé e i suoi sentimenti contrastanti per Jan e Hassan, mentre il passato torna a tormentarla e il mondo intero è ignaro del pericolo che sta correndo. E stavolta siamo davvero alla fine della storia. Oppure no?
Non vi ricordate "Nemico invisibile"? Nessun problema, all'inizio dell'ebook, al solito, c'è un riassunto della puntata precedente nello stesso ordine in cui i fatti sono narrati nel libro.
Ecco la storia di "Ritorno a casa". La Terra. È la loro casa, vi sono nati e cresciuti, ma allo stesso tempo non vi hanno mai messo piede. E così la commozione di Anna e Hassan nel far ritorno al proprio pianeta, dopo quasi cinque anni, si accompagna alla meraviglia dell’entità estranea, che portano con sé, nell’approdare a un nuovo mondo. I due superstiti della missione Isis vengono accolti come degli eroi, ma non possono goderne. L’intento che perseguono ha priorità su tutto il resto. Accanto alla lotta interiore di Anna tra la nuova e la vecchia sé, si consuma quella contro le insidie recate dalla stessa Terra, e dai suoi abitanti, e quella ben più complessa che coinvolge i suoi sentimenti, che la costringeranno a compiere un’importante scelta per il suo futuro. Sul pianeta rosso, intanto, mentre la sua comunità accoglie l’equipaggio dell’Isis 2 e si prepara a fare altrettanto con la missione successiva, Melissa si ritrova a esplorare più a fondo la natura umana, dividendosi tra timore e disprezzo nei suoi confronti, e un crescente senso di appartenenza. Ma qualcuno, incuriosito dall’improvvisa accelerazione dell’intero programma Isis, inizia ad avere dei sospetti. Ora che l’avventura su Marte è finita, quale sarà la scelta di Anna? Che ne sarà della Terra?
L'unico modo per scoprirlo è leggere "Deserto rosso - Ritorno a casa".
Lo potete acquistare su: - Amazon a 89 centesimi di euro (è disponibile in tutti i siti Amazon), in formato per lettore Kindle o applicazione Kindle; - inMondadori a 89 centesimi di euro, in .epub; - Kobo a 89 centesimi di euro, in .epub; - iTunes a 99 centesimi di euro, in .epub; - Google Play a 97 centesimi di euro, in .epub; - Smashwords a 1,19 dollari (l'equivalente di circa 89 eurocent), in .epub, .mobi, .pdf, .lrf e .pdb, cioè per qualsiasi lettore o computer. Sarà presto disponibile su Barnes & Noble, Diesel eBooks Store e Sony Reader Store.
Tornate a casa con Anna e scoprite l'intento di Melissa. Ma ricordate: Anna sa cosa deve fare.
Eccovi il booktrailer realizzato da Fabio Delfino. Le immagini del video e della copertina sono di NASA/JPL-Caltech, NASA/Goddard, NASA/JSC ed ESA/Luca Parmitano. La copertina come pure la sceneggiatura del trailer sono firmate da me. La musica invece nasce dalla fusione di due brani di Free Stock Music, da me poi remixati.
Vi auguro buona visione e, se vi piace, condividetelo con i vostri amici.
Non avete letto le puntate precedenti? Trovate i primi due a partire da soli 75 centesimi (promozione solo su Amazon e Kobo/inMondadori) e il terzo a partire da 89 centesimi! Fate clic sui titoli per tutte le opzioni di acquisto e maggiori informazioni sugli ebook: " Deserto rosso - Punto di non ritorno"; " Deserto rosso - Abitanti di Marte"; " Deserto rosso - Nemico invisibile".
Di Carla (del 25/09/2013 @ 02:31:53, in Eventi, linkato 3438 volte)
Il 3 e il 4 ottobre si terrà presso l'Università degli Studi di Salerno a Fisciano l'evento COM:UNI:CARE Live Conference, che si propone di dare uno sguardo contemporaneo sulla comunicazione digitale in Italia. L'evento, che fa parte del Progetto WebIrradiando, sarà anche trasmesso in diretta streaming su internet.
Perché ve ne parlo? Perché ci sarò inch'io come relatrice! Giovedì 3 ottobre dalle 12.15 alle 13.30 presenterò insieme all'amico Omar Serafini l'intervento "Modelli tradizionali e nuovi: due esperienze contemporanee". In particolare Omar parlerà del podcast Fantascientificast, mentre io concentrerò il mio intervento sul fenomeno emergente degli autoeditori digitali indipendenti, insomma sul self-publishing.
Se siete o sarete in zona, venite ad ascoltarci e a conoscerci di persona. In caso contrario, potrete seguire tutto l'evento online a questo link: http://comunicareliveconf.unisa.it/
Di seguito potete leggere l'abstract del mio intervento.
Il self-publishing è un formato editoriale la cui origine si perde nel passato, ma che negli ultimi anni ha subito un'imponente evoluzione dovuta alla comparsa degli ebook e in particolare della piattaforma di pubblicazione Kindle Direct Publishing di Amazon, che hanno virtualmente azzerato i costi relativi alla produzione dei libri e alla loro distribuzione. Per quanto ciò in teoria fornisca a chiunque l'opportunità di pubblicare il proprio manoscritto nel cassetto, senza particolari pretese, il vero self-publishing deve però essere considerato un mestiere a tutti gli effetti, non un hobby, in quanto, se si mette in vendita un prodotto, è necessario rispettare il proprio potenziale acquirente, in questo caso il lettore, assicurandogli determinati standard di qualità, come per qualsiasi altra forma di editoria. In ultima analisi è proprio il lettore a sostituire l'editore tradizionale, facendo da filtro e giudice delle opere autopubblicate, decidendo se farne un bestseller o lasciarle scivolare nell'oblio. In questo contesto il vero self-publisher svolge un triplice ruolo: autore, editore e imprenditore. Come tale gestisce le proprie pubblicazioni e si circonda di figure professionali, con le quali collabora per portare avanti il proprio progetto. La scomparsa all'interno di questo modello editoriale di una figura esterna, che stabilisca ciò che merita di essere pubblicato in base alla sua commerciabilità, determina inoltre il rifiorire di generi letterari considerati dall'editoria tradizionale di nicchia, e quindi snobbati da essa, che trovano nel self-publishing una nuova chance di riproporsi al grande pubblico. L'esempio più lampante a questo proposito è fornito dalla fantascienza nel mercato editoriale italiano.
Vi aspetto a Salerno!
Qualche mese fa ho inaugurato la serie di post, in giro per i blog di alcuni autori indipendenti italiani, intitolata “ Domande in cerca d’autore”, in cui il proprietario del blog ospitante faceva ai suoi ospiti una domanda relativa al loro rispettivo libro.
La mia è stata: “Qual è, secondo te, il personaggio più originale del tuo libro, quello che in qualche modo lo impreziosisce? Descrivilo.”
Adesso vorrei rispondere anch’io a questa domanda.
In realtà, è forse Anna Persson il personaggio più originale di “Deserto rosso”, cioè la protagonista, ma uno degli elementi della storia che ne fa risaltare ancora di più le caratteristiche è proprio il suo conflitto, nel bene e nel male, col personaggio di Hassan Qabbani. Per cui, dovendo scegliere un personaggio che impreziosisce la storia, è senza dubbio lui quello più adeguato. Inoltre, non vi nascondo che sia anche il mio preferito, cosa che appare evidente anche dal fatto che è senza dubbio lui ad avere le battute di dialogo migliori, il più delle volte usate proprio per interagire con Anna.
Hassan è canadese, ma di chiare origini mediorientali, sebbene sia più evidente dal suo nome che dal suo aspetto. Da quale Paese provenga non viene specificato, non ha molta importanza, sappiamo solo che è uno in cui si parla l’arabo. È un ex-militare e un medico. Ha studiato medicina durante il periodo di ferma nell’esercito. Ha anche un brevetto da pilota. Dopo aver lasciato l’esercito è entrato nell’Agenzia Spaziale Canadese e tramite essa è approdato alla NASA nell’ambito del reclutamento per il programma spaziale Isis, che ha come scopo la colonizzazione di Marte.
Dopo cinque anni di addestramento è stato assegnato alla missione Isis 2, di cui avrebbe avuto il comando, ma faceva anche parte dell’equipaggio di riserva la missione precedente. In seguito alla rinuncia del medico della missione Isis, Dai Liang, all’ultimo momento Hassan ha preso il suo posto. Si è ritrovato quindi ad andare su Marte insieme ad Anna Persson, Dennis e Michelle Francis e Robert Green.
All’inizio della storia, in “ Deserto rosso - Punto di non ritorno”, Hassan ci viene presentato esclusivamente dal punto di vista di Anna. Ma il primo episodio non è il vero inizio della storia, bensì è situato da un punto di vista cronologico quasi nel bel mezzo di essa. Sappiamo solo che Anna ha una pessima opinione di lui, ma anche che lei ha una certa avversione per gli uomini di origine mediorientale. È evidente che c’è dell’altro sotto a spiegare l’odio che lei afferma di provare verso Hassan.
Che cosa è successo veramente prima?
Hassan non è affatto una persona facile da gestire, è uno di quei personaggi che si odia o si ama. Difficilmente suscita indifferenza. È un uomo orgoglioso, molto quadrato (come ci si aspetta da un ex-militare) e anche molto discreto, cosa che lo rende misterioso e potenzialmente pericoloso, poiché è difficile comprendere le sue intenzioni. Dotato di una certa ironia e soprattutto di un naturale sarcasmo, è un manipolatore e usa questa sua capacità per ottenere ciò che vuole. Non ama però essere a sua volta manipolato ed è molto vendicativo. Sa di far paura ad Anna e in “ Abitanti di Marte” non esita a usare questo suo potere per portare avanti la sua vendetta nei confronti della donna.
Ciò che non sappiamo è però cosa sia successo in passato. Da cosa è scaturita la guerra fredda tra Anna e Hassan in quei mille giorni di permanenza su Marte?
In “ Nemico invisibile” Hassan si mostra finalmente a noi per quello che è, ma è solo in “ Ritorno a casa” che conosceremo tutti i suoi segreti e scopriremo il suo vero punto debole, l’unico in grado di mettere in discussione tutte le sue convinzioni e spingerlo a compiere azioni inattese.
Ma forse immaginate già di cosa si tratti.
Dopo la pausa estiva torna "Domande in cerca d'autore", con una nuovissima domanda e le interessanti risposte degli autori coinvolti. Questa volta si parla di ambientazione, di che ruolo ha nelle storie, del perché la storia viene ambientata in un determinato luogo.
Che ruolo ha avuto l’ambientazione nella tua storia? I fatti si svolgono in una città che ne ha influenzato la trama o si svolge in un luogo inventato?
Le risposte a questa interessante domanda sono riportate nel blog di Giovanni Venturi. Tra di essere c'è la mia su "Deserto rosso", ovviamente parlo di Marte, che potete vedere in questa foto del Monte Sharp scattata da Curiosity (crediti: NASA/JPL-Caltech).
Siete curiosi? Allora fate clic qui e leggete anche le risposte degli altri autori. Avrete modo di conoscere qualcosa sulle loro storie e magari scoprirete qualche nuovo libro da leggere.
Di Carla (del 12/09/2013 @ 21:10:54, in Lettura, linkato 3367 volte)
Un’appassionante space opera
C’è tanto lavoro dietro questo romanzo. Lo si percepisce dalla sua lunghezza, la complessità della trama, la quantità di personaggi e come le loro vicende sono intrecciate, la cura dei dettagli e persino la sua suddivisione in un gran numero di scene, che ci forniscono il quadro di una storia davvero imponente, una di quelle per cui non vedi l’ora di rimetterti a leggere.
In un’atmosfera un po’ alla Star Trek troviamo l’equipaggio della Hudson, la prima astronave a lasciare il sistema solare per raggiungere quello di una razza aliena, i Dremikiani. Il loro pianeta, Dremiks, è minacciato dalla parziale distruzione di una sua luna e gli umani si offrono di aiutarli a evitarne la distruzione in cambio dell’insediamento di una loro colonia sul pianeta. Da questo presupposto scaturisce la storia del capitano Brett Hill, il comandante Maggie O’Connell e tutti gli altri personaggi a bordo, incluso l’alieno Dwax. Ben presto ognuno di loro diventa nostro amico e impariamo a conoscere le dinamiche che li legano, in una missione che risulterà tutt’altro che semplice. Dietro di essa si nascondo infatti tutta una serie di intrighi che coinvolgono sia gli umani che di Dremikiani, ma non solo loro.
Preferisco non entrare in dettagli, per non togliere la sorpresa a chi lo leggerà. Basti solo dire che questo bellissimo romanzo mi ha catturato e divertito, e quasi mi è dispiaciuto che sia finito. Non è affatto facile gestire così tanti personaggi e riuscire comunque a renderli veri e ben distinguibili, ma Cassandra Davis ci è riuscita.
Se vi piacciono le storie con navi spaziali, viaggi interstellari e alieni, dovete leggerlo.
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