Di seguito gli articoli e le fotografie pubblicati nella giornata richiesta.
Prodotta da Sky Original, “Progetto Lazarus” (2022-2023) è una serie di fantascienza sui viaggi nel tempo, ma che parte da un presupposto diverso dalle solite storie di questo tipo. Infatti, almeno inizialmente (cioè nella prima stagione), non sono i personaggi che viaggiano nel tempo, ma è il tempo che viene riavvolto e solo alcune persone sono in grado di accorgersene.
Se non l’avete vista, non posso dirvi molto senza cadere nello spoiler. Posso dirvi, però, che, se vi piacciono le storie in cui un personaggio si mette sempre più nei casini in una escalation di eventi drammatici per tentare disperatamente di fare qualcosa di importanza vitale per lui, be’, questa serie fa sicuramente per voi.
Nella seconda stagione, poi, la prospettiva cambia. Entra in gioco un tipo di viaggio nel tempo più classico, in cui sono i personaggi a viaggiare.
Risultato?
Paradossi temporali ovunque! Paradossi che si intrecciano con paradossi. Personaggi che incontrano sé stessi del passato e, rispettivamente, del futuro.
Mettendo ciò insieme alla possibilità di riavvolgere il tempo, sapendo cosa accadrà, ci ritroviamo con gli stessi eventi che avvengono in maniera sempre diversa, complicando le cose ai personaggi.
Aiuto!
La struttura della serie aiuta parecchio ad affrontare un problema (e una linea temporale) alla volta, ma per comprenderla nel modo migliore vi consiglio una visione nel giro di una o due settimane al massimo per ogni stagione.
Onestamente, sono entusiasta di queste due stagioni.
Nonostante l’apparente confusione e l’assurdità di determinate situazioni, sono riusciti a riallacciare tutti i fili della trama (inclusi quelli temporali), fino a una conclusione davvero soddisfacente, anche se apre a nuovi scenari.
Questi però non verranno sviluppati, visto che la serie è stata purtroppo cancellata.
Non l’ho specificato, ma, trattandosi di una serie di Sky, potete immaginarlo: è una serie europea, nello specifico britannica. Ciò, come al solito, non fa che accrescere l’imprevedibilità della trama, in cui a un certo punto noi che guardiamo la serie non sappiamo esattamente chi siano i buoni e chi i cattivi, né lo sanno i personaggi… e loro stessi lo ammettono.
E forse il bello è proprio questo!
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