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Sette anni su Marte: il settimo anniversario di “Deserto rosso” (2012-2019)
Di Anna Persson (del 07/06/2019 @ 09:30:00, in Scrittura & pubblicazione, linkato 2535 volte)
Oggi come ogni anno riesco ad allontanarmi dalla mia piccola presenza online su Twitter per prendere il controllo del blog della mia creatrice e festeggiare quello che è per me una specie di compleanno.
Sette anni fa, vale a dire il 7 giugno 2012, è stato pubblicato “Deserto rosso – Punto di non ritorno, il primo libro della serie di “Deserto rosso” nelle cui pagine ho preso per la prima volta vita e ho iniziato insieme agli altri personaggi un’avventura che ora continua nel ciclo dell’Aurora. Questa pubblicazione segna anche il vero debutto nell’autoeditoria della mia creatrice.
Da allora l’intero ciclo ha venduto oltre 14.000 copie.
 
 
Lo scorso 30 novembre ne è uscita la quarta parte, “Sirius. In caduta libera”, ambientata a partire da cinque anni prima rispetto a “L’isola di Gaia” (che è la seconda parte del ciclo, pubblicata nel 2014).
Questo libro fornisce al lettore i tasselli mancanti per chiarire gli ultimi misteri di come si è passati dalla situazione narrata in “Ophir. Codice vivente” (uscito nel 2016) a quella de “L’isola di Gaia”.
 
Ma “Sirius. In caduta libera” è anche un omaggio personale della mia creatrice all’astronautica contemporanea. Gran parte della sua storia, infatti, si svolge in una stazione orbitante, chiamata appunto Sirius, e mette in luce l’ostilità dello spazio contro cui gli esseri umani devono confrontarsi quotidianamente quando vivono al di fuori del nostro pianeta.
Al suo interno ho un ruolo abbastanza piccolo. Appaio infatti in appena tre scene, mentre il protagonista è Hassan, che come suo solito tende a mettersi nei guai, persino quando si impone di non fare l’eroe, cosa che lo porta a rischiare la vita.
E quindi a farmi arrabbiare!
 
Nel frattempo la mia creatrice ha già iniziato a mettere mano in quello che sarà l’ultimo romanzo del ciclo: “Nave stellare Aurora”.
Il libro sarà più lungo dei precedenti, se non consideriamo “Deserto rosso”, che a sua volta era una quadrilogia. Sarà composta da quattro parti di circa 40 mila parole l’una, ognuna delle quali si svolgerà in un’ambientazione diversa e si focalizzerà su uno dei quattro personaggi che sono stati le voci narranti delle parti precedenti.
 
La scrittura della prima parte, intitolata “L’eredità degli Asbury”, è stata quasi completata (la prima stesura). Questa si svolge sulla Terra e riprende la narrazione più o meno dove si era interrotta alla fine de “L’isola di Gaia”, in Antartide, per poi spostarsi a Londra. E il personaggio su cui si concentra, sebbene non ne sia precisamente il protagonista, è quello di Alicia.
 
Delle altre tre parte non sono ancora stati decisi i titoli, esse comunque si svolgeranno rispettivamente sulla Luna (nel Mare Ingenii, già visto in “Ophir. Codice vivente”), sull’astronave Aurora e sul luogo di destinazione del lungo viaggio che stiamo per intraprendere, nel sistema stellare di Alfa Centauri A. Sulla Luna il ruolo primario sarà quello di Hassan, sull’astronave sarà quello di Melissa, mentre a me, Anna, spetta l’onore di chiudere il ciclo ad Alfa Centauri A.
O forse no?
 
Il punto è che nessuno di noi sarà la voce narrante in prima persona della storia. Tale ruolo in “Nave stellare Aurora” è riservato all’intelligenza artificiale CUSy, chiamata semplicemente Susy. Sarà lei a fare da filo di collegamento tra le quattro parti del romanzo, fino ad arrivare al suo epilogo.
 
Non posso dirvi altro su questo libro, poiché appena un quarto di esso esiste già nero su bianco. Il resto si trova tutto nella testa della mia creatrice, che ha tutto il tempo di farlo evolvere nella direzione necessaria a condurci alla fine di questo ciclo.
Devo dire che sono curiosa e un po’ emozionata. Presto conoscerò il mio destino!
Ma affinché ciò avvenga dovrà passare un anno, mentre per quanto vi riguarda, miei cari lettori, l’appuntamento è per il 30 novembre 2020 (fra poco meno di 18 mesi).
 
 
Nell’attesa, leggete i libri precedenti, tra cui “Sirius. In caduta libera”, che è uscito solo sei mesi fa.
Potete inoltre trovare tante informazioni e curiosità sul ciclo nel minisito a esso dedicato: www.desertorosso.net
Se invece volete tenervi in contatto con me, mi trovate sempre sul mio account Twitter, dove condivido articoli sull’esplorazione spaziale sia in inglese che in italiano.
 
 
Be’, è tutto anche per quest’anno. Non voglio disturbare oltre la mia creatrice.
Ci vediamo tra le pagine del ciclo dell’Aurora!