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Intervista su Robot 75 e citazione nella recensione de “L’uomo di Marte” su Tom’s Hardware
Di Carla (del 30/07/2015 @ 06:04:16, in Rassegna stampa, linkato 2427 volte)

Anche in questo caldo luglio che mi vede impegnata nella scrittura della prima parte di “Ophir” e lontana dalle solite attività per promuovere i miei libri, capita comunque, e direi anche per fortuna, che qualcuno parli di me.
Qualche tempo fa Silvio Sosio, curatore della rivista Robot, ha intervistato me e altri self-publisher italiani che scrivono fantascienza per raccogliere le nostre opinioni proprio sul fenomeno del self-publishing. Dall’insieme delle nostre interviste Sosio (che qui ringrazio per l’opportunità) ha scritto un articolo in cui analizza questo formato editoriale, riportando di volta in volta le nostre parole. Questo articolo, intitolato “Le sorprese del self publishing”, è incluso nel numero 75 di Robot (da pagina 88 a pagina 102), uscito circa una settimana fa.
Chiaramente si tratta per me e per i miei colleghi di un’occasione per ampliare il nostro pubblico e arrivare a quei lettori di fantascienza che ancora resistono all’idea di uscire dell’offerta di libri provenienti dall’editoria tradizionale e venire a vedere cosa noi self-publisher abbiamo da offrire. E speriamo che alcuni di loro si facciano coraggio e finiscano per rischiare pochi euro e qualche ora del loro tempo per assaggiarci. Potrebbero rimanere piacevolmente sorpresi.
 
La sorpresa, invece, è stata tutta mia, quando nel leggere la recensione de “L’uomo di Marte” su Tom’s Hardware mi sono ritrovata citata, insieme alla mia serie “Deserto rosso” (un ringraziamento speciale a Elena Re Garbagnati, autrice dell’articolo), come esempio italiano da accostare a questo bestseller internazionale dal quale è stato tratto un film con Matt Damon che uscirà in ottobre.
Essendo un’appassionata di Marte ho ovviamente letto il libro (qui trovate la mia recensione), ma non quando è uscito in Italia (lo scorso ottobre), bensì nella primavera del 2013, quando si trattava ancora dell’opera prima di un self-publisher. Nello stesso periodo io stavo scrivendo l’ultimo libro della serie ed ero incappata in questo ebook, intitolato “The Martian”, che costava la cifra esagerata di 89 centesimi di euro. Va da sé che non ho esitato un attimo ad acquistarlo. Chi l’avrebbe mai detto che due anni dopo (anzi, anche prima) quel libretto trovato per caso su Amazon sarebbe diventato così famoso?
 
Un fatto come questo, se da un parte mi sprona a dedicarmi con passione alla scrittura, perché non si sa mai cosa potrà portarmi nel prossimo futuro (sognare non costa nulla e io in pratica sono una sognatrice di professione!), dall’altra mi spinge a continuare a rovistare tra i libri più misconosciuti per scovare altre di queste perle che magari non raggiungeranno mai la notorietà.
C’è un mondo là fuori di libri che non troverete mai in una libreria o di cui nessuno parlerà mai in tivù o da cui non trarranno mai un film, ma che non per questo sono peggiori di quelli che ci vengono propinati in ogni dove. Magari tra questi libri c’è proprio quello che racconta una di quelle storie che vorreste leggere da chissà quando e che non avete ancora trovato, perché cercate nei posti sbagliati o aspettate che diventi di moda per poterlo scoprire. Be’, non so voi, ma io quel libro non me lo voglio perdere e quindi non mi accontento di quello che passa il convento. Provo ad avventurarmi in territori inesplorati.
Provateci anche voi, ogni tanto.