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Stelline e recensioni
Di Carla (del 07/05/2015 @ 11:03:43, in Scrittura & pubblicazione, linkato 6945 volte)

Chiunque sia lettore o scrittore ha dimestichezza con il sistema di recensione dei libri basato sulle cinque stelline. Questo sistema viene usato da tutti gli store online di libri e dai social network dedicati alla lettura, ed è associato alle recensioni vere e proprie in cui il lettore entra nel dettaglio nel giudicare il libro.
In genere negli store, come Amazon, dove il sistema delle recensioni a stelline è popolarissimo ed è un mezzo immediato per farsi un’idea del prodotto (quindi non solo libri), per poter assegnare questo giudizio numerico è necessario associarlo a una recensione scritta, mentre nei social network come Goodreads (sempre del gruppo Amazon) o Anobii (che invece appartiene al gruppo Mondadori) questo obbligo non esiste.
 
Si discute tanto sull’importanza delle recensioni, in particolare del fatto che queste siano o meno oneste, poiché la media stelline di un libro (e di qualsiasi prodotto o servizio) può avere un impatto importante sulle vendite dello stesso. Ciò è particolarmente vero per i self-publisher che fanno leva sul passaparola per promuovere i propri libri e le recensioni sono una delle espressioni più immediate delle opinioni dei lettori che innescano questo passaparola.
 
Altro aspetto importante delle recensioni, oltre al fatto di essere veritiere (cosa purtroppo non sempre vera sia in senso positivo che soprattutto negativo, che ha un peso maggiore proprio sulla media stelline), è la loro utilità. Questo perché al di là della media e del numero delle recensioni, chi le legge lo fa in genere per capire se il libro in questione rientra nei suoi gusti e, in questo senso, trovare qualcuno che dice che è bellissimo oppure che non gli è piaciuto per nulla non serve allo scopo. Ciò che serve è una breve analisi di quello che il libro ha lasciato al lettore. Il fatto che poi tali aspetti rendano il libro brutto o bello agli occhi del recensore alla fine ha poca importanza. Certi aspetti che per un lettore sono difetti possono essere pregi per un altro, ma se non vengono descritti nella recensione questa perde di utilità.
 
Il problema però è che spesso chi approda alla pagina di un prodotto potrebbe non andare oltre alla media stelline, messa in primo piano sotto il titolo, insieme al numero di recensioni (più è alto, più la media è significativa) e ovviamente al prezzo. Se il modo in cui i recensori utilizzano le stelline fosse uguale per tutti, questo sistema di valutazione sommaria sarebbe decisamente molto utile. Ma purtroppo non è così.
 
Spesso mi è capitato di leggere recensioni bellissime di un libro cui però il recensore aveva assegnato appena tre stelle (che, di fatto, non fanno alzare la media del libro e sono considerate un voto non positivo) e in altri casi recensioni a quattro o addirittura cinque stelle in cui il recensore elencava una lunga lista di difetti.
Ma allora che vogliono dire le stelline?
 
Non esiste una risposta univoca. Ognuno di noi che scrive recensioni ai libri ha un sistema tutto suo, più o meno coerente, di utilizzarle.
Volete conoscere il mio?
 
Be’, le mie valutazioni numeriche si basano principalmente sul gradimento del libro stesso. Anche se nelle recensioni qua e là posso anche dare dei giudizi tecnici (con parsimonia, perché nella scrittura la tecnica non conta nulla se manca tutto il resto), la scelta del numero delle stelline è basata unicamente su quanto il libro è piaciuto a me nel particolare periodo in cui l’ho letto, che abbia o no piccoli o grandi difetti.
 
Un elemento fortemente discriminante è il desiderio di rimettersi a leggere il libro.
Avete presente quando state leggendo un libro che vi piace così tanto da attendere con trepidazione tutto il giorno il momento in cui potrete continuare la lettura? Per quanto mi riguarda questo è un fatto determinante e il più delle volte significa che ho in mano un libro da cinque stelline.
 
Ma può non bastare. A questo aggiungo un secondo elemento, ancora più importante: la soddisfazione provata a fine lettura, in altre parole il mio gradimento del finale. E con questo non intendo che il libro finisca bene o male, ma piuttosto che il finale funzioni, che bello o brutto abbia senso, che non stoni, insomma che mi piaccia.
Va da sé che se un libro non mi è piaciuto ciò riguarda tutto il libro, compreso il finale.
In altre parole il gradimento del finale è ciò che mi fa optare per una recensione positiva (quattro o cinque stelle) piuttosto che una negativa (da tre stelle in giù), mentre la contemporanea presenza di questi due elementi (desiderio di leggere il libro e l’aver gradito il finale) determina per me un libro a cinque stelle.
 
Ci sono poi altri difetti o pregi che riporto nel testo della recensione e, salvo rari casi (se ce ne sono molti), non influenzano il mio giudizio numerico finale.
Ma, per farvi capire meglio cosa intendo, vi riporto di seguito la mia scala di giudizio.
 
 
5 stelle
: mi è piaciuto così tanto che durante il giorno non vedevo l’ora di rimettermi a leggerlo e mi è piaciuta la fine.

4 stelle: mi è piaciuto, ma non tanto da non vedere l’ora di rimettermi a leggerlo, e mi è piaciuta la fine.
 
3 stelle: è un libro abbastanza buono di per sé (ben scritto o con una trama interessante) ma non mi è piaciuto per qualche motivo oppure mi è piaciuto (magari pure da non vedere l’ora di rimettermi a leggerlo) ma non mi è piaciuta la fine.
 
2 stelle: non mi è piaciuto e non lo considero abbastanza buono di per sé, ma non è del tutto da buttare via.
 
1 stella: non c’è proprio nulla da salvare in questo libro.
 
Come vedete, per me tre stelle sono una recensione negativa, poiché significa che non mi è piaciuto il libro oppure che non mi è piaciuto il finale. E, se il finale di un libro non funziona, allora è il libro che non funziona, anche se fino a un certo punto mi è piaciuto, quindi il mio giudizio non può essere positivo.
Da un punto di vista numerico, inoltre, assegnare tre stelline a un libro significa non aiutarlo a migliorare la sua media, a meno che non sia già disastrosa. Per questo motivo, se un libro mi è piaciuto e quindi voglio contribuire positivamente alla sua media stelline, devo darne almeno quattro. È una questione puramente matematica.
 
Chiaramente questa è la mia scala di giudizio, ognuno si crea la sua, ma è a questa che cerco di attenermi nelle recensioni che vedete pubblicare in questo blog.
E voi come affibbiate le famigerate stelline ai libri che leggete?