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Che tempo farā. Falsi allarmismi e menzogne sul clima - Riccardo Cascioli, Antonio Gaspari
Di Carla (del 24/09/2011 @ 06:22:45, in Lettura, linkato 2527 volte)
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 Ma quale riscaldamento globale dei miei stivali!

Da ecologa non ho mai creduto alla teoria del riscaldamento globale. Sarà perché ho sentito sempre parlare fin da piccola di questo fantomatico innalzamento della temperatura dovuto all'aumento della concentrazione di anidride carbonica nell'aria a causa dell'uomo, ma col passare dei decenni non l'ho mai visto verificarsi. E un po' mi spiaceva, perché avrei voluto che ci fosse un clima più mite tutto l'anno, con estati più lunghe.
Tanto meno l'intera faccenda mi ha convinto, quando ho iniziato a studiare le dinamiche ecologiche che regolano il clima, quando ho capito che l'effetto serra è una benedizione e che è dovuto per il 90% al vapore acqueo nell'aria, quando mi sono resa conto di quanto l'uomo fosse presuntuoso nel pensare addirittura di essere in grado di cambiare il clima dell'intero pianeta, sia che si trattasse di creare danni che di risolverli.
In realtà ciò che ho capito con certezza come ecologa è che non abbiamo affatto questa capacità, anche se ci piace pensarlo.
Questo libro è una lettura che definirei essenziale per tutti coloro che si interessano anche solo marginalmente di ambiente. Con questo intendo anche chi legge o ascolta le notizie sull'argomento e non ha necessariamente una preparazione in merito. Anzi, sono proprio queste persone a essere più esposte alle conseguenze della cattiva informazione e del sensazionalismo mediatico, poiché tendono a prendere per buono qualsiasi cosa sentono.
A tutti loro (ma anche agli altri) dico: leggete questo libro.
Capirete, tra le varie cose, come la teoria del riscaldamento globale sia solo l'ultimo tormentone pseudoecologico catastrofico di una lunga serie, che si sono succeduti in più di un secolo, in cui si è passati alternativamente e con un'eccessiva disinvoltura dalla paura di una nuova glaciazione al timore dello scioglimento dei ghiacci e conseguente sollevamento degli oceani.
Nonostante tutte le notizie diffuse a proposito, nulla è mai accaduto, ma si è sempre trattato di una ciclica variazione delle condizioni climatiche, che "affligge" il nostro pianeta con tempistiche a volte lunghissime (parecchie migliaia o decine di migliaia di anni) a volte brevi (poche decadi) dalla notte dei tempi, con conseguenze spesso tragiche e che per ovvi motivi, almeno in passato, non potevano essere certo attribuite all'uomo.
Leggendo questo ottimo saggio, capirete le motivazioni (economiche) dietro alle scelte "verdi" dei governi, ma soprattutto scoprirete che il riscaldamento globale e gli eventi climatici estremi non vanno necessariamente di pari passo, ma che anzi negli ultimi 2000 anni ad un aumento della temperatura media globale (ben superiore a quella odierna) si è osservato un generale miglioramento delle condizioni di vita con il prosperare di grandi civiltà (quella dell'antica Roma, per esempio), mentre ad una sua riduzione sono corrisposti periodi bui (le invasioni barbariche e il Medio Evo, per esempio).
La lettura non è sempre scorrevolissima, per chi non ha solide basi scientifiche, ma le argomentazioni principali sono in grado comunque di emergere e farsi strada nella mente di chiunque abbia una certa cultura e voglia di imparare.
Si tratta di un saggio del 2007, quindi non aggiornato con le ultime novità, ma è comunque un punto di partenza, che suggerirei di accompagnare con la lettura di qualcosa di ben più leggero, ma sempre sul tema: il romanzo/saggio "Stato di paura" di Michael Crichton.

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