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Leggere un libro in un’altra lingua influenza la nostra scrittura?
Di Carla (del 03/09/2013 @ 23:57:58, in Scrittura & pubblicazione, linkato 5173 volte)


Ogni autore sa bene quanto sia importante leggere per migliorare la propria scrittura. Aiuta ad assimilare nuove parole, nuove strutture dei periodi, esplorare nuovi stili, arricchendo il proprio. Ma c’è anche uno svantaggio nel leggere altri libri nella propria lingua, cioè la stessa in cui si scrive, nello stesso periodo in cui si sta effettivamente scrivendo: questa influenza potrebbe non essere positiva.

Ciò può dipendere dalla qualità della lettura. Non sto solo dicendo che, leggendo un libro mal scritto, si può danneggiare la propria prosa. Questo è ovvio. Talvolta, però, il danno può essere causato anche da un libro scritto molto bene, ma che non abbia nulla a che vedere con la propria scrittura. Vi è un leggero rischio che questa ne venga in qualche modo contaminata.
 
È un fatto innegabile che più si legge un certo autore, più si tende a scrivere come lui. Ciò può rappresentare un problema per gli scrittori che non hanno ancora sviluppato una propria voce o sono ancora incerti riguardo a essa.
Può capitare che diversi romanzi dello stesso autore suonino diversi, a causa del diverso tipo di letture che fa durante i periodi di scrittura. Non si tratta di un effetto negativo in senso stretto, poiché è un modo per esplorare le proprie abilità e trovare appunto la propria voce, ma talvolta può far sentire un po’ strani. Rappresenta, invece, un problema serio quando si sta scrivendo una serie e si vuole che il proprio stile sia il più coerente possibile in tutti i libri.
Come gestire questa situazione?
 
Il mio suggerimento è di essere molto vari nella scelta delle proprie letture. Cambiare spesso autore e genere. Leggere tanto durante il periodo in cui non si scrive e rallentare un po’ mentre lo si fa (cosa tra l’altro naturale, visto che si ha in genere meno tempo). Mentre si scrive, si devono scegliere libri che sono coerenti con lo stile della propria prosa, anche se di genere diverso, o viceversa, cioè stile molto diverso ma stesso genere. In questo modo la mente elabora il nuovo input separatamente dall’output.
Ma c’è anche un altro modo per evitare delle cattive influenze, che è fattibile se si parla almeno una lingua straniera: leggere libri in quella lingua, possibilmente dello stesso genere.
In tal modo si rischia meno di vedere il proprio stile contaminato, mentre allo stesso tempo si assimilano nuove tecniche narrative, strutture, ritmo, idee, tutti aspetti che possono essere rielaborati attraverso la propria voce di autore in qualcosa di veramente originale.
 
Da qualche mese sto facendo proprio questo.
Come sapete, sto per pubblicare la quarta e ultima puntata di “Deserto rosso”, “Ritorno a casa”, ma ricordo bene quanto fosse stato difficile per me iniziare a scrivere la terza, “Nemico invisibile”, poiché erano passati alcuni mesi della prima stesura del secondo libro, nel frattempo avevo scritto un altro romanzo in un altro genere e stavo leggendo un sacco di libri diversi, che mi erano piaciuti molto, ma non avevano nulla a che vedere con la mia voce che in quel periodo era ancora molto fragile. Perciò avevo deciso di concentrare la maggior parte delle mie letture sui libri in inglese dello stesso genere della mia serie (fantascienza). Tutto ciò ebbe l’effetto di alimentare la mia fantasia e la mia creatività, e anche le mie emozioni riguardo alla storia, senza influenzare il tipo di parole che preferisco usare o il modo in cui le uso.
Durante la stesura di “Ritorno a casa”, invece, ho avuto la fortuna di trovare alcuni libri in italiano con tematiche molto simili al mio, che mi sono stati di grande aiuto nel ricreare la giusta atmosfera nella mia mente, ai quali ne ho affiancati altri di generi diversi, ma che si addicevano al mood della mia storia. A tutto ciò ho aggiunto la costante lettura di libri di fantascienza in inglese.
 
È anche vero che, come autrice, devo continuare a migliorare il mio vocabolario e far crescere il mio stile, altrimenti i miei futuri libri rischiano di diventare un po’ ripetitivi, ma ciò rappresenta un processo più lento che non avviene di certo da un giorno all’altro. Leggere molto aiuta a renderlo più intenso, ma non tutte le letture sono uguali né sono adatte a ogni autore.
 
E voi cosa fate? Leggete libri in un’altra lingua? In che modo i libri che leggete influenzano il vostro stile? Come li scegliete?