\\ Blog Home : Articolo : Stampa
A un passo dall’epilogo di “Deserto rosso”
Di Carla (del 13/08/2013 @ 06:45:02, in Scrittura & pubblicazione, linkato 2705 volte)

Un anno fa in questo periodo stavo scrivendo la prima stesura di “Abitanti di Marte” e l’idea di finire “Deserto rosso” mi sembrava qualcosa di molto lontano. Ero insieme ai cinque membri delle missione Isis e ne raccontavo le vicissitudini durante la loro permanenza su Marte. Dodici mesi dopo (e con oltre 2100 copie vendute) mi ritrovo a dedicarmi all’editing dell’episodio finale, “Ritorno a casa”, cosa che mi procura un mix di emozioni che vanno dalla soddisfazione alla malinconia.
 
Dopo aver vissuto per oltre un anno e mezzo nella testa di Anna e degli altri personaggi della serie, è stato davvero strano dover scrivere la parola fine alla loro storia. Adesso la sto rivivendo, mentre mi occupo della revisione. So che la rivivrò ancora almeno altre tre volte, ma sarà in maniera quasi passiva, poiché nella mia mente gli eventi sono già accaduti e non cambieranno. Il destino dei personaggi è già segnato, o almeno lo è fino al punto in cui arriva il romanzo.
 
Ritorno a casa” si distingue parecchio dell’episodio precedente. “Nemico invisibile” si svolge nell’arco di pochi giorni e ha un ritmo incalzante, in cui la tensione e l’azione vanno di pari passo con le emozioni dei personaggi. Quest’ultimo episodio, invece, si dipana in un periodo di 26 mesi dall’inizio al penultimo capitolo. Sì, avete letto bene. Anche se poi la parte conclusiva copre il tempo di mezza giornata. È più lungo (oltre 96 mila parole). Prevede un notevole cambio nell’ambientazione principale, benché non si perda mai di vista l’altro pianeta. Ma soprattutto è caratterizzato da un’anima thriller più marcata e ricca di suspense, cosa che accanto all’utilizzo di più punti di vista lo avvicina in un certo senso ad “Abitanti di Marte”, ma allo stesso tempo con il ritorno all’uso di brevi flashback a “Punto di non ritorno”, benché abbiano per protagonista un personaggio diverso da Anna.
 
Ma andiamo per ordine.
La storia si apre con una scena a ridosso del finale, una scena ricca di azione dal punto di vista di Anna, in prima persona e al presente. Poi si torna indietro, a 26 mesi prima, esattamente al punto in cui ci eravamo fermati in “Nemico invisibile”, ma questa volta vedremo cosa è accaduto a Houston. Da qui il romanzo si muove con una serie di balzi temporali in avanti. Troveremo Anna e Hassan impegnati a portare avanti un certo intento, a scontrarsi con una serie di imprevisti e ad affrontarli, utilizzando sistemi non proprio ortodossi.
 
Rispetto a ciò cui siete abituati, tutto sarà capovolto. La distinzione tra buoni e cattivi sarà così sottile da diventare trascurabile. Vi troverete a tifare per l’uno o l’altro personaggio in difficoltà, perdendo forse di vista ciò che dovrebbe essere giusto, per il semplice motivo che non avrà alcuna importanza.
 
Il tutto si svolgerà in un accrescersi di suspense, in cui si alterneranno capitoli più movimentati con altri che prediligono la riflessione e la tensione, fino al precipitare degli eventi che ci riporterà esattamente alla scena con cui si è aperto il romanzo, permettendoci finalmente di comprenderla a fondo.
Parallelamente vedremo delle scene provenienti dai ricordi di un personaggio, che riveleranno degli aspetti che non erano stati del tutto chiariti.
 
Alla fine, quando la parola torna ad Anna, tutti le tessere del puzzle saranno tornate al loro posto e conosceremo la verità sulla storia del nemico invisibile e del suo intento.
A quel punto, che ne sarà della Terra? E di Marte? Riusciranno Anna e Hassan a vincere i loro demoni?
 
Le risposte verranno fornite da una lunga scena ad altissimo tasso di adrenalina. A essa seguirà nel capitolo finale l’epilogo di questa avventura iniziata oltre un anno fa, ma parecchi anni prima per i personaggi che ne sono stati protagonisti. Scopriremo che nessuno può avere tutto ciò che desidera e che il futuro avrà sicuramente altro in serbo per loro, dopo “Deserto rosso”.
 
Il mondo creato in questa serie, infatti, continuerà a esistere nella mente dei lettori e nella mia, e lo ritroveremo, poi, insieme 35 anni dopo ne “L’isola di Gaia” (che uscirà l’anno prossimo) con nuovi protagonisti e nuove avventure, ma un unico filo conduttore.