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Le mailing list al tempo dei social network
Di Carla (del 16/02/2012 @ 23:54:18, in Scrittura & pubblicazione, linkato 3846 volte)
Come potete vedere qui accanto sulla colonna a destra, anche io ho creato una mia mailing list, che vi presento con questo post.
Prima, però, di parlarvene, volevo aprire una piccola parentesi sul ruolo che questo sistema di marketing può avere per uno scrittore.
È indubbio che, se si ha una grossa mailing list, a cui inviare in un solo colpo la notizia dell'uscita di un nuovo libro, le possibilità che questo venga acquistato da molte persone in un breve tempo è estremamente più elevata rispetto al solo uso di uno o più social network per diffondere la stessa notizia. Il motivo è semplice: la mail, bene o male, la controllano tutti. Nei social network, invece, la probabilità, che un tuo post venga letto, dipende da quanti contatti ha chi dovrebbe leggerlo e con molta facilità potrebbe essere notato da pochissime persone, non svolgendo quindi appieno la sua funzione di marketing.
Ma il vero problema delle mailing list è che queste devono contenere molti contatti, affinché funzionino a questo scopo, e che questi contatti di fatto le leggano.
Per ottenere dei contatti esistono dei metodi in genere efficaci. Per esempio si può offrire qualcosa di gratuito in cambio dell'indirizzo e-mail del potenziale lettore. È un sistema molto utilizzato e senza dubbio funziona.
Molte persone, però, storcono il naso di fronte a questa situazione. Si sentono obbligati a dare il proprio indirizzo, che molto probabilmente riceve già un sacco di posta inutile, che viene cancellata senza essere letta, e non ci tengono ad aggiungerne dell'altra. Altri temono che il loro indizzo possa essere dato a terzi, nonostante le rassicurazioni di chi gestisce la lista. Spesso risolvono il problema fornendo un indirizzo e-mail poco usato, che poi non ricontrollano più, dopo che hanno scaricato il materiale gratuito.
Altri, invece, si fidano e usano il loro indirizzo e-mail principale.
Il problema è cosa succede dopo. Chi ti dice che la persona dopo aver scaricato il materiale gratuito poi non si cancelli dalla lista?
Io lo faccio quasi sempre, proprio perché per principio non mi va di essere costretta a dare il mio contatto per ottenere una cosa gratuita. Questo perché non so quanto ciò che sto per scaricare valga veramente. Preferirei provare a leggere il materiale gratuito e poi, se mi piace, iscrivermi alla mailing list per essere informata sull'altro materiale che verrà pubblicato in seguito.
Mi sembra semplicemente più corretto.
Altre volte non mi cancello subito, ma spesso, alla prima mail non interessante che ricevo, blocco l’indirizzo del mittente, in modo da non riceverne altre.
C'è poi chi invece dà il proprio indirizzo e-mail, non si cancella subito né blocca il mittente, ma poi di fatto non legge mai le newsletter quando arrivano. Parlo di gente, come me per esempio, che quando scarica la mail si ritrova minimo 30-50 messaggi, dei quali una buona parte richiede una risposta, in quanto usa la posta elettronica soprattutto in ambito lavorativo, mentre preferisce i social network per tutto il resto. A meno che questa persona non abbia un particolare interesse in quel periodo per quella newsletter, essa finirà nel cestino insieme alle altre senza neppure aprirla. Verrà trattata allo stesso modo dello spam.
È anche vero che, se la mailing list è sufficientemente grande, ci saranno comunque ancora moltissimi contatti "buoni", tutto ciò mi sembra in ogni caso uno spreco di energie.
Andrò pure contro ogni dettame del marketing sul web, ma credo fermamente che l'iscrizione ad una mailing list di uno scrittore non debba mai essere forzata, bensì debba essere percepita come un vantaggio di per sé. Se ciò non avviene, ci si ritrova con una lista di numeri e non di persone. Personalmente preferisco avere a che fare con le seconde.
Ed è così che mi piace concepire la mailing list, come un metodo di comunicazione diretto tra me e i miei lettori, non necessariamente unidirezionale, che fornisca qualcosa di diverso rispetto ai vari Facebook, Twitter e così via. Quindi non uno strumento di semplice pubblicità. Tutto questo perché con me non funzionerebbe.
Per chi la pensa come me, una pubblicità sul web trovata sui “luoghi” che frequento abitualmente ha sicuramente molta più presa. Mi è capitato spessissimo di acquistare libri di autori non famosi, perché ho letto la pubblicità su Facebook e poi ho trovato un bel profilo pubblico e un bel sito con blog dell’autore, dove la gente interagisce. Oppure perché li ho scoperti su aNobii dove ricevevano molte recensioni (relativamente: si parla pur sempre di scrittori non famosi) o perché avevano una bella recensione su Amazon.it o perché venivano condivisi su vari social network da almeno due persone, con le quali sono in contatto. Sono tutte cose che fanno scattare la curiosità. In generale, maggiore è la gente che vedo interagire, più sono portata a pensare che il libro possa essere bello. Non posso, però, vedere tutto questo da un messaggio e-mail.
Allora perché anche io ho creato una mailing list?
Adesso ve lo posso spiegare.
In primo luogo la lista si trova su Yahoo!Gruppi, da dove potete cancellarvi in qualsiasi momento, con un clic alla fine di ogni newsletter. Appena iscritti riceverete anche un messaggio di benvenuto dove è specificato anche come cancellarvi.
In secondo luogo, sarà già molto se vi invierò un messaggio al mese.
In terzo luogo, i messaggi serviranno solo per avvertirvi di un evento importante: uscita di un libro (speriamo presto!), disponibilità gratuita di un ebook (giveaway) e poco altro. Certo, sono cose che appariranno anche sui social network e su questo blog, ma, a differenza di questi ultimi, chi si iscrive alla mailing list è certo di riceverle per primo, il che è particolarmente importante, se l'informazione ha una scadenza.
Già vi anticipo, infatti, che la prima puntata di "Deserto rosso", intitolata "Punto di non ritorno", sarà gratuita per un giorno intero appena pubblicata (parliamo almeno di marzo), poi passerà a 99 centesimi, perciò per essere i primi a saperlo o controllate tutti i giorni il blog, Facebook o Twitter oppure vi iscrivete alla mailing list.
Chiaramente questo è solo un esempio.
Di sicuro non scriverò una newsletter per avvertirvi di un post sul blog, né tanto meno per raccontarvi i fatti miei. Inoltre non metterò mai allegati. Eventualmente le pochissime volte che ne invierò una, riporterò anche il link a qualche post significativo o a qualcosa da scaricare.
Inoltre rispondendo alla newsletter, potrete comunicare direttamente con me.
Non vi ho convinti?
Non fa nulla. Spero almeno che continuate a seguirmi sugli altri canali e, se mai cambierete idea, la casella per l'iscrizione alla newsletter si trova qui sulla colonna destra del blog (oppure potete mandare un messaggio vuoto a anakina-subscribe@yahoogroups.com).