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Intervista a A.J. Steel
Di Carla (del 16/06/2010 @ 04:03:48, in Musica, linkato 1878 volte)

Veronica de Lorenzo incontra per AttikMusic il cantante australiano A.J STEEL.
Intervista riproposta con il permesso dell'autrice.

 

In occasione dell’uscita del suo EP d’esordio ”Satellites and cars”, ho l’opportunità di incontrare un grande artista australiano:il suo nome è A.J STEEL.
Penso che sentiremo molto parlare di lui in futuro!!

 

Ciao A.J!! Parlami di te. Come è cominciato tutto? Quando la musica ha iniziato a fare parte della tua vita?


Penso che il primo approccio sia avvenuto quando ero molto giovane ed imitavo i miei vicini di casa con il piano. Li vedevo suonare e poi riproducevo quello che sentivo ad orecchio. Ma solamente una volta diventato più grande ho approfondito il mio interesse per la musica.

 

Hai suonato in un gruppo per parecchi anni. Dopo avere smesso con i “The Monkey Face” hai iniziato la tua carriera solista. Come mai hai deciso di abbandonare la band? Eri stanco di condividere l’esperienza musicale con loro e volevi mostrare la tua vera indole e personalità?

 

Non ero affatto stufo di stare in una band. Semplicemente il gruppo aveva terminato il suo percorso. Tutto ha un inizio ed una fine,ed era tempo per i “the monkey face”di chiudere la loro esperienza insieme. Fu così che ho colto l’occasione di fare il solista.

 

Il tuo primo album ”Satellites and cars” ha ottenuto riscontri positivi. Come descriveresti questo tuo lavoro? Quali emozioni vuoi trasmettere a chi ti ascolta?

 

Lo descriverei come un album genuino, semplice, incoraggiante ma a tratti anche malinconico. Spero presenti una sorta di equilibrio tra le differenti emozioni che cerca di esplorare. Ho voluto accompagnare gli ascoltatori in un piccolo viaggio.
Un verso triste accompagnato però da un coro energetico e positivo vuole dare forza e leggerezza all’insieme, dicendo ”sì, tutto andrà bene, non preoccuparti”.

 

La copertina dell’album è piuttosto particolare, ritrae una vecchia macchina sormontata da una grande antenna satellitare disegnata. Cosa significa?

 

Ho voluto ricreare visualmente l’immagine che presento nella canzone “Satellites and cars” con lo scopo di ottenere una copertina che fosse interessante e catturasse l’attenzione della gente.

 

Il primo singolo tratto da “Satellites and cars”è SLOW DOWN”. E’ un pezzo allegro,colorato pieno di energia. Slow down significa rilassati, rallenta, prendila comoda. Pensi che nella società odierna dovremmo tutti rilassarci un po e fermarci ad assaporare maggiormente le gioie della vita? Hai intenzione di girare un video per questo brano?

 

Sì, penso decisamente che dovremmo tutti rallentare i nostri ritmi e godere di più quello che la vita ci offre. A volte si ha la sensazione di pensare unicamente alla meta finale del viaggio dimenticandosi tutto il percorso che ci porta ad essa. So che io appartengo a questa categoria di persone. Dobbiamo ricordarci che è il viaggio la parte piu eccitante ed emozionante, che ci fa sostenere ed affrontare ogni sforzo e che ci fa pregustare maggiormente l’arrivo a destinazione. Potrei girare un video per la canzone, ma non c è ancora nulla di certo.

 

Una canzone contenuta nell’ep si intitola “Paparazzi”. Parlami di questo brano! Sai che questo termine è stato utilizzato per la prima volta nel film di Federico Fellini ”La dolce vita” (nei primi anni 60)? In Italia questa categoria non è molto amata, anzi è considerata piuttosto invadente ed aggressiva. Com’è la situazione in Australia?

 

Penso che i paparazzi abbiano una pessima reputazione in ogni parte del mondo!Possono essere veramente molto invadenti, ma ti dico, finora non ho avuto ancora problemi con loro! La canzone ha a che fare l’invadenza a volte brutale di questi fotografi nei confronti delle celebrities, ma parla anche dei cosidetti VIPS e della loro voglia di apparire e di ottenere attenzione da parte dei media ad ogni costo. Paparazzi in verità era già stato pubblicato come singolo prima di essere incluso nell’ep.

 

Sei australiano. Negli ultimi anni molti artisti di talento che si sono distinti in vari campi artistici provengono da questa terra così lontana. Musicisti,attori e registi,solo per citarne alcuni. Pensi si possa parlare di una nuova “corrente Australiana” che riguarda il vasto campo delle arti? Cosa rende gli australiani cosi speciali?

 

Sì, penso proprio si possa parlare di una “corrente australiana”. Ci sono un sacco di miei connazionali che hanno fatto grandi cose e si sono distinti nei piu importanti campi artistici. In realtà non so esattamente cosa renda noi australiani così speciali. Forse il fatto che l’industria sia cosi piccola e limitata ci spinge a lavorare sodo e duramente per emergere, farci notare e ottenere un posto al sole. Inoltre penso che siamo un popolo genuino, semplice, molto alla mano, e questa è una caratteristica ben vista per lavorare nel campo artistico.

 

Parlami dei tuoi prossimi progetti. Dopo “Satellite and cars”cosa ci attende?

 

Penso che vi dovrete aspettare un intero album che esplori più approfonditamente l’essere umano e le sue emozioni. Siamo complicati, ma nello stesso tempo siamo anche delle creauture molto semplici, questo ci rende molto interessanti. Credo che il sound del nuovo album sarà un po più rockeggiante. Sono quasi a metà delle registrazioni e la direzione del suono è proprio quella: ROCK!

 

Purtroppo in Italia le compagnie discografiche non aiutano (e supportano) i giovani talenti. Quindi si crea un mercato di nicchia che “spinge” solo poche persone (e sempre le stesse). L’unica opportunità che gli artisti sconosciuti hanno è quella di partecipare ai talent show trasmessi dalla tv. Com’è la situazione in Australia per i musicisti?

 

Sembrerebbe che qui in Australia ci sia la medesima situazione, però devo aggiungere che la scena musicale “live” ed indie gode di ottima salute! Gli artisti non sono così limitati dalle scelte delle case discografiche, quindi possono suonare ed esprimere il proprio talento on stage. Ci sono tanti musicisti che se la cavano benissimo senza nessun supporto ”esterno”!

 


A parte la musica quali sono i tuoi maggiori interessi? Se non fossi diventato un musicista cosa avresti fatto nella vita?

 

Bella domanda! Penso che comunque sarei un Artista, tipo disegnatore o pittore. Mi piace molto disegnare, specialmente utilizzando… Purtroppo non ho molto tempo da dedicare a queste attività perché sono completamente concentrato sulla scrittura delle mie canzoni. Ma se la musica non fosse il mio obiettivo primario mi concentrerei sull’arte pittorica.

Grazie mille A.J! Tanti auguri per la tua carriera!
Grazie mille a te!


SATELLITES AND CARS” is on sale on Itunes and on http://ajsteel.bigcartel.com
http://www.myspace.com/mrajsteel

 

 

Interview by Veronica de Lorenzo © 2010

 

Data di pubblicazione originale 14/06/2010 su:
http://blogs.myspace.com/index.cfm?fuseaction=blog.view&friendId=389773465&blogId=535797912
http://www.attikmusic.com/contenuti/news-6980/AJ-STEEL-Intervista-di-Veronica-de-Lorenzo